Presentata interrogazione all’Ars, prima firmataria la deputata Cinquestelle Angela Foti: “Va istituito immediatamente il Comitato di Gestione. La richiesta era già stata avanzata anche dall’Unesco”
“Il degrado la fa da padrone alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. Il sito, dichiarato patrimonio dell’umanità già nel lontano 1997, raccoglie ad oggi la più grande varietà di mosaici al mondo. Ma accade che parte degli antichi reperti abbiano ancora il vecchio rivestimento in plexiglas, per l’esattezza il 20 percento del totale; alcune tessere sono visibilmente sollevate a causa di problemi di drenaggio dell’acqua; e ancora, gli accessi ad alcune zone della Villa sono interdetti; mentre, i posteggi per i turisti sono in pessime condizioni”. E’ questa la denuncia del Movimento 5 Stelle all’Ars e degli attivisti Cinquestelle di Piazza Armerina. La deputata regionale Angela Foti chiede l’immediata istituzione del ‘Comitato di Gestione’.

—-
Di seguito la denuncia dettagliata del Movimento 5 Stelle: Circa il 20 percento dei mosaici mantengono ancora il vecchio rivestimento in plexiglas, il quale crea un effetto serra e sbalzi di temperatura che accelerano il processo di deterioramento delle opere. Il Triclinium, ciclo di mosaici che di per sé ha un valore inestimabile, non è stato, restaurato e molte delle tessere sono già saltate; l’ opera appare sporca e opaca, inoltre gli accessi alle due scale laterali che portano alle passerelle sono chiusi e quindi è impedita la visione dall’alto di una delle scene musive più belle della Villa Romana. Sono visibili ancora molti problemi di drenaggio dell’acqua, in quanto, ad appena tre anni dalla fine dei lavori di restauro, la presenza di umidità deturpa i mosaici e solleva le tessere, i cui rigonfiamenti vengono incredibilmente tenuti fermi da semplici pietre poggiate sopra, compromettendo il sito e mettendo in dubbio la validità degli interventi effettuati. Le nuove coperture realizzate in rame, inoltre, a causa della pioggia e della mancanza di manutenzione, rilasciano il verderame che macchia le pavimentazioni sottostanti, rischiando di compromettere i mosaici. Ancora, nelle aree commerciale e di parcheggio antistanti la Villa del Casale, il manto di copertura in cemento dell’opera aperta al traffico è già completamente sbriciolato e si è trasformato in un grande sterrato polveroso, per via del calcestruzzo impoverito utilizzato in fase di costruzione. Alle problematiche suesposte si aggiungano le pessime condizioni in cui versa la strada provinciale 15, unica arteria che collega Piazza Armerina alla Villa del Casale, le cui corsie sono spesso chiuse al transito, costellate da buche, interessate da frane e prive delle adeguate barriere stradali, che mettono a rischio la viabilità verso il sito Unesco.