A seguito dell’incendio che ha interessato, solo pochi giorni fa, la riserva naturale del Bosco d’Alcamo, si terrà mercoledì 5 agosto, presso la IV commissione Ambiente all’Ars, l’audizione voluta dalla deputata M5S Valentina Palmeri. Sono convocati gli assessori regionali all’Ambiente ed all’Agricoltura, i dirigenti generali del corpo forestale, dell’ambiente e dello sviluppo rurale, il Commissario straordinario di Alcamo, il Prefetto di Trapani, nonché il Commissario straordinario e l’ispettore delle riserve della Provincia di Trapani.
“Al centro del dibattito – afferma la parlamentare Palmeri – ci sarà lo stato di abbandono in cui versa la riserva Bosco d’Alcamo, incuria concausa dei numerosi incendi dolosi che hanno interessato l’area negli ultimi anni, tra i quali quello sviluppatosi nei giorni 19 e 20 luglio e che ha portato alla distruzione di circa 50 ettari di bosco”.
Nonostante i numerosi atti parlamentari presentati dalla Palmeri relativi alla riserva ed al Monte Bonifato, infatti, la situazione non sembra essere affatto mutata positivamente e impone il compimento di tutti gli accertamenti per comprendere definitivamente se sono state messe in atto le adeguate misure di tutela e prevenzione, perché non sono stati completati i viali parafuoco e perché il servizio regionale antincendio è stato attivato con questo clamoroso ritardo, addirittura a fine luglio.
In particolare, il nuovo piano regionale antincendio è stato approvato nell’ormai lontano 13 luglio 2012, con deliberazione n. 242 della Giunta Regionale, ma da allora giace inattuato nei cassetti della Regione, nonostante l’assenso fornito dal comando del corpo forestale, in attesa di essere reso esecutivo con Decreto del Presidente della Regione. La stessa deputata Palmeri aveva denunciato questo blocco attraverso una interpellanza nel lontano 28 gennaio 2013, attraverso la quale già da allora si chiedeva che fine avesse fatto questo Piano Antincendio.
“Inoltre, – conclude la Cinquestelle – va condotta una approfondita riflessione sul contesto specifico, considerato che la Riserva Naturale Orientata “Bosco d’Alcamo” è da tempo oggetto di strumentale azione politica. La situazione in cui versa il complesso di Monte Bonifato-Bosco d’Alcamo per alcuni aspetti è comune a molte aree protette ed altri boschi demaniali e quindi appare opportuno estendere tale verifica all’intero settore di prevenzione e repressione degli incendi a livello regionale”.