A seguito dello scandalo “gettonopoli”, scoppiato nell’aprile scorso, che ha umiliato il comune di Acireale con un ampio risalto nazionale, e vista la penosa e arrogante gestione dei partiti coinvolti, dell’amministrazione cittadina e della presidenza del consiglio comunale, le forze politiche extra-consiliari del M5S, della Putia del Bene Comune e di Officina Acireale, presentarono subito un documento congiunto durante una conferenza stampa svoltasi il 6 maggio 2015. Si trattava di una proposta organica di modifica del regolamento consiliare, basata sulle priorità di risparmio delle casse comunali e di rimodulazione delle attività consiliari e di commissione. La proposta, seria, non demagogica, e rispettosa delle prerogative democratiche, era anche un tentativo di ricostruire il rapporto bruscamente interrotto tra la Città e i suoi rappresentanti istituzionali.
Ricordiamo tutti che, con una spericolata accelerazione, la sera prima della conferenza congiunta, fu convocato un Consiglio comunale, che senza dibattito e confronto politico, in circa 30 minuti, tentò di liquidare la questione “gettonopoli” con l’approvazione di un atto di indirizzo. Un provvedimento che accoglieva alcune delle istanze provenienti dalla Città offesa, senza grande considerazione dell’indignazione popolare diffusa, senza alcun mea culpa ufficiale; che prometteva solo un risparmio parziale, minimo, peraltro differito nel tempo. Le forze politiche rappresentate in Consiglio, tutte d’accordo, volevano, così, mettere a tacere l’opposizione extra-consiliare e popolare, senza affrontare seriamente la dimensione sistemica connaturata allo scandalo dei gettoni facili.
Da allora, il coordinamento cittadino contro “gettonopoli” ha diffuso in città, con una manifestazione politica in piazza Duomo, e diversi banchetti di raccolta firme, la proposta di modifica del regolamento consiliare, imperniata su un doveroso risparmio di denaro pubblico, che garantisce il giusto compenso per le attività dei consiglieri comunali. “Dopo circa tre mesi dallo scandalo ‘Gettonopoli che ha investito Acireale, e senza ancora effetti tangibili di reale cambiamento, presenteremo, lunedì 27 luglio, al protocollo generale del Comune di Acireale, le centinaia di firme raccolte, auspicando che si possa sviluppare un confronto politico senza arroccamento sulle posizioni di potere, per superare seriamente una questione aperta lacerante, che la città non ha certo dimenticato. Consapevoli di interpretare un sentimento diffuso in città, comunichiamo che continueremo a vigilare su questa vicenda collettiva e continuata di sperpero di denaro pubblico”.