“Contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle gare pubbliche”, così il deputato Cinquestelle Sergio Tancredi, primo firmatario del testo di legge. Interviene anche il presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino che si rivolge al deputato del Pd Cracolici che ieri parlava di profili di incostituzionalità: “Una legge analoga vige da più di 10 anni in Valle d’Aosta e non ha mai subito alcuna impugnativa, le motivazioni addotte dal collega deputato del Pd non sono suffragate dalla Consulta”.
“Stop al blocco degli appalti pubblici”, questo l’intento del disegno di legge a firma del deputato M5S Sergio Tancredi, incardinato ieri e che si discuterà domani in Aula a Palazzo dei Normanni. “Il ddl – afferma Tancredi – aumenta la possibilità di completamento delle opere pubbliche, risolvendo finalmente il problema che affligge la Sicilia da anni, quello delle incompiute appunto. Ma soprattutto dice NO alle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle gare pubbliche”. “Le parole d’ordine – aggiunge il parlamentare Cinquestelle – sono, quindi, risparmio pubblico e maggiore efficacia, evitando quegli eccessivi ribassi che sino ad oggi hanno impedito troppo di frequente alle aziende di completare i lavori”.
“E’ un testo – afferma il presidente della IV Commissione Giampiero Trizzino – nato dall’incontro di numerose categorie professionali e che darebbe una boccata d’ossigeno alle aziende siciliane. Non si comprende il perché Cracolici, deputato di lungo corso e dunque consapevole delle difficoltà della pubblica amministrazione in un settore così delicato, si metta di traverso a questa riforma”. “Rassicuriamo Cracolici – continua Trizzino – che le sue motivazioni non sono suffragate dall’esperienza della Valle d’Aosta, dove è in vigore una legge di analogo contenuto da più di 10 anni, la quale non ha mai subito alcuna impugnativa”. “Invitiamo, dunque, tutti i colleghi deputati degli altri gruppi parlamentari – concludono i 14 Cinquestelle all’Ars – a votare favorevolmente il ddl che, oltre a dare respiro alle aziende e consentire una gestione funzionale degli appalti pubblici, spazza via le infiltrazioni della criminalità organizzata”.