Ciaccio, classe ’81, succede a Salvatore Siragusa, in virtù della rotazione semestrale stabilita dai parlamentari Cinquestelle.
Cambio della guardia per i Cinquestelle a Palazzo dei Normanni che da ieri, e per i prossimi sei mesi, saranno guidati da Giorgio Ciaccio. Il parlamentare del M5S all’Ars succede così a Salvatore Siragusa, in virtù della rotazione semestrale stabilita dai parlamentari. Eletta anche la vice capogruppo, sarà Angela Foti che a sua volta guiderà il gruppo a partire da marzo 2016.
Giorgio Ciaccio nasce a Palermo il 2 settembre 1981 e ottiene un diploma di maturità scientifica. Oggi imprenditore e deputato tra i più attivi al parlamento regionale, conta infatti oltre 200 accessi agli atti e da primo firmatario ben 11 disegni di Legge, 46 interrogazioni parlamentari, 30 interpellanze, 10 mozioni e 6 ordini del giorno. Tre emendamenti portano la sua firma: il 2% per la partecipazione dei cittadini ai comuni; sanzioni ai comuni che non destinano il 2% di cui sopra e l’inserimento del tetto ISEE per i PIP. E’ segretario della commissione Bilancio e riveste lo stesso ruolo per la commissione Antimafia.
Il deputato lancia per i prossimi mesi l’iniziativa “Incontriamoci tour”. “Nell’ottica di costruire e amplificare i rapporti con il territorio siciliano – afferma Ciaccio – e i gruppi locali del M5S, da settembre 2015 a febbraio 2016, con la partecipazione degli altri deputati Ars e dei deputati nazionali, gireremo tutta la Sicilia organizzando incontri ed eventi. Il calendario prevede nei lunedì incontri con i gruppi locali e nei fine settimana i grandi eventi incentrati sulla partecipazione. Primi appuntamenti già a settembre, in provincia di Trapani: a Marsala, Trapani e Alcamo”.
Ciaccio eredita un gruppo in salute, il più attivo all’Ars e fra i più presenti in Aula oltre che sul territorio siciliano. Proprio in queste ore all’Ars la conferenza stampa dei 5 Stelle per la presentazione dei tre progetti vincitori di ‘Boom Polmoni Urbani’, la terza iniziativa finanziata dai deputati del Movimento 5 Stelle con la parte dei soldi dei loro stipendi cui rinunciano mensilmente. Dopo il finanziamento della trazzera di Caltavuturo e il Microcredito per le imprese, le somme restituite dai deputati siciliani tornano, quindi, a produrre frutti tangibili per l’isola. I progetti vincitori (di Caltanissetta, di Mazara del Vallo e di Catania) sono stati selezionati da una giuria esterna di professionisti, dopo una scrematura che ha visto ai blocchi di partenza oltre 120 proposte. Si aggiudicano 120 mila euro cadauno a fondo perduto, che saranno erogate a tranche annuali di 40 mila euro.