Il Centro di soccorso a mare vive in uno stato di degrado assoluto da circa 30 anni. La deputata Cinquestelle Claudia La Rocca: “Invieremo un’interrogazione al governo con una sintesi di quanto è stato detto in audizione, chiediamo risposte immediate”.
E’ appena terminata l’audizione in commissione Ambiente all’Ars sull’ecomostro di Sferracavallo. Si tratta del Centro di soccorso a mare, costruito nel 1988, e che da circa 30 anni vive in uno stato di degrado assoluto, causando non solo rischi legati alla sicurezza degli abitanti del luogo, ma anche uno sfregio dal punto di vista paesaggistico. Da tempo i cittadini ne chiedono l’abbattimento.
Obiettivo dell’audizione era proprio quello di portare in un unico tavolo tutti gli attori coinvolti, al fine di sbloccare questa annosa vicenda. E così, la Capitaneria ha ribadito la volontà di cedere l’ecomostro, “ormai inutile, rispetto ai fini per i quali era stato edificato”; anche l’assessore del Comune di Palermo Gini ha dichiarato la disponibilità per l’abbattimento attraverso il Coime, precisando che sarà necessario provvedere alla riqualificazione me che servirebbero risorse che non possono ricadere sul Comune, che di fatto non ne ha le competenze. Lo stesso direttore del Demanio di Stato sembra non avere nulla in contrario all’abbattimento, ma ha sottolineato la necessità di seguire l’iter corretto, così come di conoscere la posizione delle parti coinvolte, soprattutto della Regione, poiché la stessa struttura ricade sul suolo di proprietà del Demanio regionale.
“E’ stato un incontro utile al fine di capire le posizioni delle parti, – afferma la deputata M5S Claudia La Rocca che ha preso parola durante l’audizione di questa mattina – ma, purtroppo, l’assenza della Regione ha determinato la mancanza di un tassello fondamentale”. “Invieremo un’interrogazione con risposta in commissione con una sintesi di quanto è stato detto in audizione. La mancanza di dialogo fra le parti deve assolutamente essere superata, quello che noi auspichiamo è non vedere per altri 30 anni questa fatiscente struttura in piedi.
Interviene quindi il presidente della IV commissione Ambiente e territorio Giampiero Trizzino, deputato del Movimento 5 Stelle. “L’ennesima conferma – afferma Trizzino – che lo sport preferito da questo governo è lo scarica barile. Erano presenti rappresentanti del Comune, Capitaneria di porto, Demanio dello Stato e comitato dei cittadini, ma la figura chiave sembra essere la Regione, che era assente. Ci auguriamo che all’interrogazione vengano date risposte puntuali e inequivocabili”.