La parlamentare ha presentato l’ ennesima interrogazione all’Ars sul tema: “Ancora ritardi, il saldo per i progetti di potenziamento e miglioramento per i servizi socio-assistenziali del 2011 deve ancora essere liquidato”.
“Appare come un disegno diabolico, il tentativo pare proprio quello di fare morire le Ipab . La tecnica utilizzata, quella di inspiegabili e continui ritardi nei pagamenti così come nella stessa applicazione delle norme vigenti altrove in Italia”. Così la deputata all’Ars del Movimento 5 Stelle Angela Foti denuncia le gravi e inascoltate problematiche che vivono gli Istituti pubblici di assistenza e beneficenza e presenta un’interrogazione parlamentare all’Ars per sapere quali sono i motivi della mancata liquidazione delle spettanze del 2011 per i progetti di potenziamento e miglioramento dei servizi socio-assistenziali gestiti dalle Ipab siciliane.
“Dopo notevoli ritardi e ricorsi – spiega la parlamentare Foti – l’assessorato regionale, solo adesso, inizia a liquidare il contributo regionale per il 2014 per le strutture ingiustamente escluse, a questo va aggiunto il mancato pagamento per i progetti di implementazione delle attività per l’anno 2011, progetti che avevano comportato per gli enti anche acquisti di attrezzature finalizzate al miglioramento dei servizi, e il relativo pagamento per le prestazioni del personale, beneficiando solo di un acconto mentre della restante parte delle spettanze ancora nemmeno l’ombra”.
“Lo stesso servizio 7 Ipab dell’assessorato regionale – aggiunge Foti – non riesce a dare alcuna spiegazione plausibile di tale colpevole ritardo, stante che le somme sono già state reiscritte per l’esercizio finanziario in corso”.
“Se di mezzo ci sono le Ipab, – conclude la parlamentare Cinquestelle – inspiegabili accanimenti e immotivate lentezze si presentano alla porta dell’assessorato regionale che per l’ennesima volta blocca pagamenti già stabiliti e stanziati”.
Quindi, la deputata del Movimento 5 Stelle chiede che la commissione VI, come annunciato dal presidente on. Di Giacomo, ponga come priorità la riforma annunciata da 15 anni per questi istituti che, beneficiando di esperienze decennali, garantiscono servizi di assistenza indispensabili nel nostro territorio. In ultimo avanza l’opportunità già rappresentata al presidente vicario della II commissione on. Vinciullo di rimpinguare, nella sessione autunnale di bilancio, i capitoli riservati agli Ipab attivi e si complimenta con gli stessi lavoratori delle Ipab, finalmente riuniti in Assemblea alla ricerca di una soluzione che faccia uscire dall’empasse queste strutture.