Il parlamentare Cinquestelle risponde alla richiesta dell’associazione l’AltraSciacca impegnando tutto il gruppo parlamentare M5S nella lotta per la salvezza delle Terme: “L’intento di Crocetta, la totale distruzione delle Terme di Sciacca”.
Sono trascorsi sei mesi dalla delibera dell’assemblea dei soci della Terme di Sciacca Spa che decretava la chiusura delle attività dello stabilimento termale e del Grand Hotel. Da quel 6 marzo 2015 la già buia vicenda della società termale in liquidazione ha registrato momenti che hanno sfiorato il ridicolo, come la telefonata del ministro Alfano per sollecitare un incontro, svoltosi poi tra il presidente della regione Crocetta e il sindaco di Sciacca, alla presenza dei deputati regionale La Rocca Ruvolo e Mangiacavallo (M5S). Ma qual è lo stato dell’arte: la totale assenza di risposte da parte dell’Asp di Agrigento che, secondo l’infausto piano governativo, avrebbe dovuto assumere la gestione dello stabilimento; l’inizio delle procedure di vendita dell’ex Motel Agip, uno dei beni di proprietà delle Terme di Sciacca Spa in liquidazione. Su questi argomenti torna il deputato Matteo Mangiacavallo per fare un punto della situazione.
“Si troveranno tutte le soluzioni alla vicenda Terme di Sciacca – dichiara il deputato saccense – solo quando si metterà la parola fine a questo governo regionale e andranno a casa anche coloro che lo sostengono. Mi auguro che i sostenitori di Crocetta presenti a Sciacca facciano un mea culpa e non abbiano l’ardire di difenderne l’operato per poi presentarsi ad un elettorato che è stato preso fin troppo in giro in questi 33 mesi di esperienza crocettiana. Crocetta ha portato a compimento l’opera, già iniziata da diversi anni, di tutti i partiti e i governi che lo hanno preceduto, nessuno escluso: la totale distruzione delle Terme di Sciacca”.
“Il Motel Agip è stato messo in vendita? Era previsto nel piano di risanamento del debiti della S.p.A. – continua Mangiacavallo – era il bene meno pregiato ed era logico che venisse aggredito per primo. Nessuno, però, tocchi gli altri perché sarebbe davvero la rivoluzione, altro che quella ‘farlocca’ annunciata da Crocetta. Faremo le barricate per difenderli. Poi, se fossi Turriciano avrei rimesso l’incarico fin da subito”.
Sulla possibilità che l’Asp prenda in carico la gestione dello stabilimento: “Stiamo perdendo il nostro tempo ad assistere al nulla dettato da una classe dirigente regionale che, nella migliore delle ipotesi, riesce soltanto ad improvvisare. Quando hanno creato la S.p.A., alla quale venivano trasferiti non solo i beni ma anche i debiti dell’Azienda Autonoma, era sin troppo prevedibile che la gestione non potesse andare avanti, soprattutto se frutto di una lottizzazione politica. Quando la stessa società è stata posta in liquidazione era altrettanto prevedibile che le attività sarebbero state portate alla chiusura. Senza ricapitalizzazione o finanziamenti e con debiti che aumentano di mese in mese, era solo questione di tempo”.
“Che soluzioni per evitare il fallimento, dopo la chiusura? – conclude Mangiacavallo – Sono quelle che propone il M5S da tempo, attraverso emendamenti e disegni di legge che il governo regionale non vuole prendere in considerazione e sono le stesse che aveva avanzato Raffaello Pilotto in commissione Bilancio più di un anno fa. Prima o poi, ne sono convinto, se non si vuole assistere al fallimento, spero di essere ascoltato. Occorre che vengano ammessi gli errori del passato e si corregga immediatamente la rotta. Che venga ripristinata l’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca, che debiti e beni vengano ritrasferiti dalla Terme di Sciacca S.p.A. all’Azienda e che la Regione venga messa cosi nelle condizioni di risanarli e pareggiare i bilanci. Dopo di ciò la proprietà dovrebbe essere ceduta al Comune di Sciacca che, in piena autonomia, potrebbe pensare ai bandi per l’affidamento della gestione. Finché tutto rimane alla Regione e all’incapacità dei suoi burocrati e dei suoi amministratori, le nostre Terme non vedranno lustro. La politica deve sanare i debiti, e le malefatte andare via dalle Terme di Sciacca”.
Sull’invito de L’AltraSciacca a coinvolgere l’intero gruppo parlamentare del M5S: “Il gruppo è sempre stato compatto sulle proposte che abbiamo portato avanti in commissione e in aula. Le sostiene e continuerà a sostenerle. Posso assicurare il nostro impegno assiduo e continuo. Raccolgo l’invito degli amici de L’AltraSciacca e cercherò di far fissare un incontro a Palermo al più presto. Il territorio ha bisogno di risposte e non certo di chiacchiere, di proclami elettorali, di becere passerelle e di spartizioni politiche. Quel tempo è tramontato da un pezzo e la gente ne è stanca quanto noi”.