Questa mattina si è verificato un clamoroso precedente durante la discussione in V commissione al ddl sulle misure di povertà e reddito di cittadinanza. Il governo dice no all’offerta di collaborazione da parte dei Cinquestelle per lavorare ad un Testo unificato.
“Un assessorato tirannico ed una commissione all’Ars, la V, che si pone in netta chiusura. Così, gli uomini al potere del governo Crocetta sono uomini soli che tirano avanti come carri armati senza alcuna volontà di collaborazione con le altre parti politiche coinvolte”. Sono duri, durissimi i toni di questa mattina durante la discussione al ddl sulle misure di povertà e reddito di cittadinanza in V commissione all’Ars dove si è verificato un clamoroso precedente. Infatti, all’offerta di collaborazione da parte del M5S che aveva già presentato un ddl sul tema nel lontano marzo 2013, a firma del deputato Giancarlo Cancelleri, il governo regionale e la maggioranza formata da PD e NCD, del tutto indifferente, risponde con un inspiegabile diniego.
I 14 deputati all’Ars del M5s parlano di “un vero e proprio insulto alla democrazia”. Governo, assessorato al ramo e deputati PD e NCD tirano dritto e decidono di presentare direttamente il testo governativo senza nemmeno prendere in considerazione la richiesta dei Cinquestelle di lavorare ad un Testo unificato. “Una prassi, quella della collaborazione, – continuano i parlamentari – che oggi, per la prima volta nella storia dell’Assemblea, è stata seppellita”. “La motivazione addotta dal governo la volete conoscere? – afferma ancora sbalordita la deputata Zafarana componente della V commissione – Ebbene, il testo governativo, a detta loro, pare sia ‘più bello’”. “L’ennesimo calcio nel sedere ai bisogni dei siciliani, alla pluralità di voci, ad un lavoro congiunto per il bene comune”. Ma i parlamentari Cinquestelle non ci stanno, e concludono: “Non staremo di certo in silenzio, il nostro intento resta quello di aprire questi palazzi del potere come fossero delle scatolette, così che i cittadini siciliani comprendano una volta per tutte chi li ha governati sino ad ora, gente che non conosce nemmeno il significato di democrazia”.
“Oggi – conclude Cancelleri – il governo Crocetta, con la complicità del PD e del NCD, sputa sulla bandiera della democrazia e delle istituzioni. Un tempo il m5s era attaccato per non voler dialogare, i fatti smentiscono questa insinuazione, ancora una volta sono i partiti a gestire il parlamento come una corte monarchica“.