L’europarlamentare Ignazio Corrao scrive al Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan. La missiva è sottoscritta dai portavoce Cinquestelle alla Camera e all’Ars: “Stiamo per fare più di quanto è in nostro potere per salvaguardare siciliani ed agricoltura siciliana”.
“Indispensabile ritardare i termini di rendicontazione del PSR Sicilia 2007/2013”. Nel ‘caos rimpasto’, l’assenza di governo sta paralizzando l’economia siciliana. Intanto i deputati regionali del M5S hanno presentato a Palazzo dei Normanni un atto di indirizzo: “la Regione inoltri immediatamente la richiesta di proroga al 30 giugno 2016, direttamente alla Commissione Europea. Crocetta la smetta di pensare solo a poltrone e rimpasti con la connivenza dei vertici del Pd siciliano e nazionale, così stanno affamando la Sicilia”. Allo stato attuale, mancano poco più di sessanta giorni al 31 dicembre, giorno in cui è fissato il termine ultimo per la chiusura del Piano di Sviluppo rurale siciliano 2007/2013. Secondo la deputata Cinquestelle Angela Foti, prima firmataria di numerosi atti di indirizzo predisposti affinché venga concessa la proroga, “è a rischio la stessa sopravvivenza di migliaia di aziende agricole siciliane”. “Gli agricoltori, – aggiunge la parlamentare Valentina Palmeri – avvalendosi del cofinanziamento europeo, hanno sostenuto il costo dell’investimento facendo ricorso all’indebitamento, quindi è fondamentale in questo momento scongiurare la restituzione delle somme già percepite”.
“Alla base di tali ritardi – continua la Foti – le responsabilità sono diffuse e di certo non ascrivibili ai soli beneficiari dei finanziamenti. Tra queste, la crisi finanziaria degli ultimi anni con annesse difficoltà di accesso al credito, nonché i ritardi del sistema bancario nell’erogazione del credito alle aziende siciliane che hanno costituito uno degli ostacoli più forti al completamento delle opere finanziate. Lo stato delle cose è stato aggravato pesantemente dalle lungaggini nella gestione delle pratiche da parte degli uffici regionali competenti. Ma il punto é che tra il 2007 ed il 2015, la giunta regionale è stata costretta per ben 40 volte, attraverso apposita delibera, a dichiarare lo stato di calamità naturale”.
La questione che l’Autorità di gestione, fino a qualche mese fa la Barresi appunto, deve sottoporre all’ Europa, dunque, é che l’esecuzione dei progetti é stata compromessa e duramente provata da eventi incontrollabili. Ben 40 tra alluvioni, frane, grandinate, trombe d’aria hanno devastato ripetutamente i territori. “L’incolpevolezza é lampante e di questo si deve dare atto”.
Adesso l’europarlamentare M5S Ignazio Corrao scrive al Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan. La missiva, sottoscritta anche dai portavoce Cinquestelle alla Camera e all’Ars, chiede una proroga a Bruxelles per i fondi del PSR 2007-2013 destinati alla Sicilia, di fatto adesso vicini al disimpegno. Secondo Corrao, i veri responsabili sono il presidente Crocetta e l’assessore Barresi, proprio quest’ultima avrebbe sbagliato modus operandi. “Ricordo alla Barresi che prima di essere assessore, era dirigente generale del dipartimento agricoltura e Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Quindi chi meglio di lei dovrebbe conoscere i regolamenti e le finestre per chiedere una proroga?”. L’europarlamentare alcamese si riferisce ad un errore procedurale dell’assessore Barresi. “Denotando una gravissima incompetenza – spiega Corrao – la Barresi è andata all’Ars riferendo in aula di aver chiesto la proroga alla Commissione Europea per il tramite di una interrogazione di una eurodeputata siciliana del Pd. Cosa che non sta né in cielo né in terra, che non è scritta in alcun regolamento. La Barresi avrebbe dovuto avere le competenze per approntare una relazione tecnica ben dettagliata in cui si chiedeva già un anno fa all’Europa una proroga mostrando, ad esempio, le oltre 40 delibere di calamità naturali”.
“Stiamo per fare più di quanto è in nostro potere per salvaguardare siciliani ed agricoltura siciliana, – affermano congiuntamente i parlamentari del Movimento 5 Stelle – abbiamo il dovere di provarci anche se con un’azione tardiva che non spettava certamente a noi dato che non siamo Autorità di Gestione. Stiamo difendendo realmente gli agricoltori pensando di sopperire alla mancanza totale di impegno dei rappresentanti politici di questa inetta maggioranza”.