La deputata Cinquestelle Vanessa Ferreri presenta un’interrogazione all’Ars: “Stanno smantellando la sanità ragusana. L’ospedale di Ragusa declassato a presidio ospedaliero di base”.
“L’atto aziendale approvato dal direttore generale Aricò, più che riorganizzare la sanità iblea, mira a smantellare la sanità ragusana, andando contro le normative nazionali e regionali, le relative direttive e linee guide e i vari decreti attuativi”. E’ quanto afferma la deputata del M5S Vanessa Ferreri all’Ars, che ha appena depositato un’interrogazione all’assessore alla Salute Gucciardi.
Continua Ferreri: “L’atto, per entrare in vigore, dovrà ricevere il placet della VI commissione Sanità all’Ars e dell’assessorato, ma se non verrà modificato, riconoscendo all’Ospedale di Ragusa i reparti che gli spettano di diritto in base alla rete ospedaliera regionale, lo contrasteremo in ogni modo. E’ bene ricordare che l’Ospedale di Ragusa è individuato dal piano regionale come ospedale di riferimento provinciale, di elevata specialità, anche per l’evidente centralità geografica nel territorio ibleo”.
Così come evidenziato durante il consiglio comunale aperto, svoltosi a Ragusa il 5 ottobre scorso, l’atto aziendale è assolutamente carente di una base dati relativa agli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza sanitaria come previsto dall’art. 15, comma 13 lettera c) del d.l. 95 del 2012, è difforme da quanto previsto dal decreto legge Balduzzi, ed in contrasto con i
principi ed i dettami del decreto dell’assessorato della Salute del 14 gennaio scorso n. 46, laddove riduce gravemente ed illogicamente i servizi del Distretto 1 ‘Ospedali Ragusa’, di fatto declassandolo a presidio ospedaliero di base.
“Più che un piano aziendale – afferma la parlamentare Cinquestelle Vanessa Ferreri – sembra un disegno per favorire la nascita, nell’area iblea, di nuove cliniche private e l’esternalizzazione dei servizi. Il reparto di Malattie Infettive e di Otorinolaringoiatria, da anni eccellenze dell’ospedale di Ragusa, devono restare a Ragusa, così come prevede la rete ospedaliera regionale. Il nuovo Ospedale “Giovanni Paolo II”, per il quale sono già stati spesi 47 milioni di euro e che a breve sarà operativo, dedica già ampi spazi a questi reparti, che, se verranno trasferiti a Modica come prevede l’atto aziendale, trasformeranno il nuovo ospedale in un grande contenitore vuoto. Non ci fidiamo delle rassicurazioni sul mantenimento dei reparti a Ragusa, – continua la Ferreri – finché l’atto aziendale non verrà modificato continueremo a dare battaglia. Per questo chiedo all’assessore e alla commissione Sanità di cassare il piano aziendale presentato dal Direttore generale dell’Asp Ragusa e di esortarlo a presentare un nuovo atto aziendale che sia ampiamente condiviso dai sindaci del territorio e dai cittadini tutti, basato su scelte razionali e non ideologiche e politiche, e che miri al miglioramento dei servizi per una maggiore tutela della salute”.