“Già dal 25 marzo 2015, Sviluppo Italia Sicilia non avvia la valutazione delle istanze presentate ai sensi del D. Lgs. 185 del 2000 dai giovani e meno giovani imprenditori dell’Isola”. Lo denuncia il deputato del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo che ha presentato un’interpellanza affinché intervenga direttamente l’assessorato regionale alle Attività produttive. “In Sicilia, – continua Mangiacavallo – allo stato attuale, giacciono oltre 500 domande inevase. Domande che hanno comportato anche dei costi per numerosi istanti che, al fine di avanzare la domanda, sono stati costretti a costituire varie forme societarie”.
Secondo il deputato Cinquestelle dell’Agrigentino, lo strumento finanziario ha rappresentato per decenni un fondamentale volano di sviluppo soprattutto per il Mezzogiorno. In Sicilia, solo con le misure del Titolo II, dal 2003 sono nate circa 9.000 nuove imprese, con più di 250.000 milioni di Euro erogati. “Interrompere l’erogazione di queste misure agevolate – conclude Mangiacavallo – significa, nella sostanza, impedire a migliaia di giovani la possibilità di crearsi la propria imprese. Proprio in un momento di forte crisi economica e sociale, gli sforzi dello Stato e degli Enti locali dovrebbero essere concentrati ed indirizzati a sostenere le imprese, vista anche l’estrema difficoltà di accesso al sistema finanziario privato”.