La deputata La Rocca (M5S) invia una nota al sindaco Orlando: “Gli appartamenti sono stati assegnati ad agenti della polizia vent’anni fa ed oggi il comune li mette in vendita senza diritto di prelazione agli attuali inquilini”.
E’ annosa la vicenda relativa ai 139 alloggi dei poliziotti che vivono nei palazzi di via MT 37 e 39. Dal lontano 1994, anno in cui la prefettura di Palermo indiceva un bando di concorso per l’assegnazione di 139 alloggi ERP riservati alle forze dell’ordine, ne sono successe di tutti i colori; numerosi ricorsi, una prima graduatoria nel ’95 e poi ancora un’altra, quella definitiva, nel 2002. Ma nel frattempo, con legge n. 311 del 2004, veniva disposto il trasferimento degli immobili ERP di proprietà dello stato al Comune di Palermo che dal primo marzo 2006 ne diventa unico proprietario. Finalmente, nel 2010 tra ricorsi e contro ricorsi, il CGA di Palermo dava definitivamente ragione ai ricorrenti originari. Ma per queste 139 famiglie di poliziotti non c’è pace e così, con delibera di giunta n. 77 del 12 maggio 2014, proprio il Comune di Palermo ha disposto il piano di alienazione degli immobili comunali, compresi quelli in oggetto ma, da ciò che si evince dal riscontro istanza di acquisto inviata dall’Ufficio Valorizzazione Risorse Patrimoniali a seguito della richiesta di uno dei poliziotti, risalente allo scorso maggio, pare che l’immobile in particolare non sia ancora suscettibile di utile valutazione, poiché l’ufficio in questione è in attesa di conoscere l’esito della verifica condotta dal Servizio assegnazioni, circa il mantenimento dei requisiti previsti dall’originario bando di concorso del ’94.
“Consapevole della complessità della vicenda che mi è stata esposta da una delegazione di agenti di polizia attualmente in pensione, – afferma Claudia La Rocca, deputata palermitana del Movimento 5 Stelle – ho inviato un’opportuna nota al sindaco Orlando, chiedendo chiarimenti sulla messa in vendita degli alloggi e come mai non sia stato dato diritto di prelazione agli attuali inquilini. Ci auguriamo che con un po’ di buon senso si giunga al lieto fine di una storia che si prolunga già da troppi anni“.