La deputata Zafarana invita i sindaci del comprensorio a tenere conto del parere negativo: ”Progetto già bocciato, perché lo si nasconde?”.
Mesi di dibattiti, fiumi di parole utilizzate per sostenere questa o quell’altra tesi, e tutto questo per discutere una proposta, la riconversione della centrale Edipower di San Filippo del Mela in inceneritore di CSS, che, però, è già stata bocciata diversi mesi fa da uno degli organi competenti a rilasciare il proprio parere vincolante, cioè la Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina.
Oggi arriva la denuncia del M5S Sicilia, attraverso le parole della deputata Valentina Zafarana.
“Ci troviamo in una situazione surreale, – afferma Zafarana – amministrazioni locali, autorità regionali, finanche i promotori del progetto, sono perfettamente a conoscenza dei contenuti del parere della Soprintendenza e, anziché utilizzarlo per mettere una pietra tombale sull’argomento, lo ignorano e continuano a discutere la questione come se in qualche modo l’inceneritore fosse una cosa fattibile. In sostanza con questo atteggiamento, si sta tenendo in vita un progetto già morto il 5 Novembre 2015, data del parere”.
Nello specifico il parere afferma che “l’impianto si configura come potenziamento oltre che come ampliamento delle attuali aree industriali presenti” e che “l’eventuale realizzazione dell’impianto non prospetta una riconversione produttiva volta alla eliminazione dei detrattori paesaggistici ed ambientali attualmente presenti, ma, al contrario, tenderebbe ad introdurre ulteriori elementi di contrasto con la vocazione delle aree poste a ridosso del litorale”, per concludere con un lapidario “questa Soprintendenza […] esprime parere contrario alla realizzazione delle opere in oggetto”, a causa del contrasto insanabile col Piano Paesaggistico Ambito 9. Insomma, non ammette nessun tipo di replica, o dubbio.
“Ci risiamo, – conclude la parlamentare M5S – dopo l’ovvio diniego del ministero dei Beni Culturali alla costruzione della discarica di Pace a Messina, il governo Crocetta ha la strada sbarrata: né l’inceneritore nella Valle del Mela né qualsiasi altro scellerato progetto di incenerimento dei rifiuti dovrà essere realizzato in Sicilia. Invito gli amministratori locali a puntare i piedi e a considerare questa come una delle armi più efficaci per proteggere i cittadini e la salute del nostro territorio”.