La deputata Claudia La Rocca risponde all’ultima provocazione di Assomineraria che chiede di riportare la tassa al 10 percento. Secondo il dipartimento Energia, un abbassamento attuale potrebbe configurare un danno erariale.
Questa mattina, durante l’audizione in commissione Bilancio, Assomineraria è tornata alla carica per riportare le royalties petrolifere al 10 percento, sostenendo che la norma dell’innalzamento al 20, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e portata in Aula nella finanziaria del 2013, avesse portato meno fiscalità alla Regione. “Notizia falsa, numeri alla mano, – afferma direttamente in commissione la parlamentare Cinquestelle Claudia La Rocca – in realtà la nostra norma ha quasi triplicato le entrate, passate da circa 10milioni di euro a oltre 28milioni annui, ricordando che ben due terzi vanno ai Comuni interessati dai pozzi”.
Lo stesso dipartimento Energia ha dato ragione alla posizione contraria del M5S, facendo presente che un abbassamento attuale potrebbe configurare un danno erariale. Il paventato abbassamento della fiscalità, infatti, può essere determinato più dall’abbassamento del costo del petrolio che dall’aumento delle royalties.
“Ci hanno provato, – conclude La Rocca – portando in commissione documenti superficiali e dati approssimativi che di fatto non risultano corrispondere ai numeri reali. Dobbiamo mantenere saldo il principio che chi inquina deve pagare”.