Rigettata l’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Catania a danno della società di gestione Terme di Acireale.
“Una buona notizia che può far sperare per il futuro delle Terme di Acireale, il giudice della quarta sezione civile e fallimentare del Tribunale di Catania, il dott. Antonio Caruso, ha disposto il rigetto dell’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Catania a danno della società di gestione Terme di Acireale S.p.A con socio unico in liquidazione”. Così la deputata Cinquestelle all’Ars Angela Foti che aggiunge: “la sentenza, anche se non risolve i problemi economico-finanziari delle Terme, scongiura la catastrofica possibilità di mettere nelle mani di un curatore fallimentare il patrimonio delle Terme con tutte le conseguenze nefaste che ciò avrebbe potuto significare”.
“È certo però – continua Foti – che non è più possibile che la gestione liquidatoria delle Terme di Acireale continui così come si è protratta fino ad oggi, la Regione deve svolgere un ruolo attivo e propositivo nella soluzione di un problema che rischia di alienare al patrimonio regionale un assett che ha rivestito e può ancora rivestire un’importanza cruciale per l’economia turistica etnea”.
“Fino ad oggi chi cura gli interessi della Regione ha mantenuto un profilo basso sulla questione, facendosi colpevolmente travolgere dagli eventi. Bisogna trovare una soluzione sostenibile, – conclude la parlamentare acese – e ho già avuto la disponibilità dal presidente della commissione Bilancio dell’Ars per convocare nuovamente i soggetti competenti così da stilare un cronoprogramma che stabilisca tempi e compiti certi per arrivare alla redazione del bando per l’affidamento ai privati della gestione del complesso termale di Acireale, così come previsto dall’articolo 21 della legge regionale 11/2010”. A tal proposito è stato presentato un emendamento alla legge di stabilità in discussione in queste ore in commissione Bilancio che mira a dare la possibilità, per ora normativamente preclusa, di redigere il bando di affidamento ai privati ai commissari liquidatori delle Terme di Acireale e Sciacca. Una soluzione questa, che potrebbe finalmente sbloccare l’impasse e procedere al rilancio dei due complessi Termali.