Il capogruppo Angela Foti: “Siamo riusciti a sventare i tentativi da parte dei partiti e del governo di elargire mance elettorali e a fare approvare norme di buonsenso di carattere generale a favore dei siciliani”.
“Ancora peggiore di quello che ci si aspettava”. Il M5S boccia senza attenuanti una finanziaria senza soldi, senza spina dorsale e senza la benché minima prospettiva di sviluppo, che raschia il fondo di tutti i barili possibili, solo allo scopo di mettere inutili pezze in un vestito ormai chiaramente da eliminare. “L’assalto al fondo sanità e a quello pensioni – dicono i deputati 5 stelle – sono la fotografia di una Regione ormai alla bancarotta di cui il Pd e Crocetta dovranno dare conto ai siciliani”.
Tra le infinite note negative, comunque, qualcosa di buono da sala d’Ercole, grazie al M5S , è arrivata, a cominciare dalla conduzione dei lavori. Per la prima vota, da anni a questa parte, infatti, non si è legiferato di notte, grazie al presidente Ardizzone, che ha raccolto la pressante richiesta che da inizio legislatura avanzano i deputati cinque stelle.
“Speriamo – dicono i deputati del Movimento – che non sia un fuoco di paglia e che questa condotta diventi una costante”.
“Siamo riusciti – dice il capogruppo Angela Foti – a sventare il più possibile i tentativi da parte dei partiti e del governo di elargire mance elettorali e a fare approvare norme di buonsenso di carattere generale a favore dei siciliani. Rimane l’amaro in bocca per quei colpi bassi che con accordi trasversali tra Pd e Ncd, si riveleranno un notevole danno economico, mi riferisco al mancato taglio agli stipendi dei manager. Apprezziamo la conduzione da parte della presidenza che per la prima volta é riuscita a mantenere quanto promesso. Cosa diversa per la commissione Bilancio che ha mantenuto lo stile deprecabile delle decisioni prese nella stanza accanto”.
Questi i principali emendamenti targati M5S che sono entrati a far parte della legge di stabilità.
Stop all’odiosa tabella H. Messa la pietra tombale sui finanziamenti a pioggia. D’ora in avanti non ci sarà spazio per le manovre di sponsor e padrini, ma solo per la meritocrazia. “E’ una grande vittoria che consentirà a tutti di mettersi alla prova e ripristina ampi margini di giustizia sociale. Le richieste di contributo passeranno attraverso un bando messo a punto dagli assessorati, tranne che per alcuni enti che si occupano di disabilità sensoriale”.
15 milioni a favore dei Comuni “ricicloni”. Raccolta differenziata sempre più conveniente per i Comuni grazie ad un emendamento del M5S (condiviso dal governo) che stanzia a favore dei Comuni virtuosi (quelli che raggiungono il 65 per cento di raccolta differenziata) 15 milioni di euro da spendere per progetti di recupero e riciclo dei materiali.
“C’è una Sicilia che ama premiare chi crede nella differenziata.Noi rispondiamo in questo modo a quegli assessori che vogliono punire i cittadini con la costruzione di nuovi inceneritori”.
Benzina, via all’erogazione puntuale. Erogazione fedele della benzina in Sicilia. Grazie al M5S le pompe di benzina e le aziende distributrici di carburante si doteranno di apparecchiature che certifichino l’effettiva quantità di benzina erogata, a prescindere dalla sua temperatura.
La variazione della temperatura del carburante, infatti, interferisce sulla quantità effettivamente erogata, variando il volume del liquido e, di conseguenza, i litri realmente forniti. Per legge la temperature di riferimento della benzina e del gasolio che vengono immessi nel mercato deve essere di 15 gradi all’atto dell’erogazione, ma attualmente nessuno strumento alla pompa, né nelle aziende distributrici che forniscono i distributori, regola e garantisce l’effettiva corrispondenza tra combustibile pagato ed erogato.
Servizi per alunni disabili. Fine dei disagi per gli alunni disabili siciliani. Approvato un emendamento M5S all’articolo 9 della Finanziaria che stanzia 4 milioni di euro per garantire a questi soggetti servizi e il trasporto gratuito “per la frequenza degli asili nido, della scuola di ogni ordine e grado e dei centri educativo-riabilitativi a carattere ambulatoriale e diurno”.
Per la realizzazione di questi servizi saranno utilizzati i fondi del Terzo ambito di intervento del Piano di Azione e Coesione (PAC).
Manutenzione dei porti di seconda, terza e quarta categoria garantita dal taglio dei premi obiettivi ai dirigenti regionali.
Sconto ecotassa per i comuni al 35% di riciclata. I Comuni che hanno realizzato almeno il 35 per cento di raccolta differenziata nell’ultimo triennio (in Sicilia la media è molto più bassa) saranno esclusi dall’addizionale del 20 per cento (a carico dei Comuni che ancora non hanno raggiunto la quota del 65 per cento) per i prossimi tre anni.
Revisori dei conti a sorteggio. Finalmente anche la Sicilia si adegua al resto d’Italia per quanto riguarda la procedura di scelta dei revisori dei conti negli enti locali. Prima d’oggi queste figure venivano nominate dalla politica, ora invece, grazie al pressing del M5S, i revisori verranno sorteggiati da un albo unico. Finalmente il controllore non sarà scelto dal controllato.
Sblocco dei bandi per l’affidamento delle terme di Acireale e Sciacca, fermi al palo dal 2010.
Miniere verso il recupero in chiave turistica. Recupero delle miniere siciliane in chiave turistica. Questo grazie ad un emendamento all’articolo 37 della finanziaria a firma del M5S, che destina 800 mila euro per le opere di bonifica della miniera Bosco Palo di San Cataldo e altri 200 mila euro a quella Cozzo Disi in territorio di Casteltermini, che serviranno per la messa in sicurezza delle sue parti sotterranee.
Non sono andati in porto invece alcuni emendamenti che avrebbero potuto rendere meno indigesta la legge di stabiità: sono infatti saltati i tetti agli stipendi dei dirigenti delle partecipate (che il m5S era riuscito a portare a 79 mila euro) e non è stato reso possibile il salvataggio di 27 riserve naturali che ora sono fortemente a rischio sopravvivenza.Saltato pure il tetto lordo ai dirigenti regionali e il taglio anticipato ai consigli comunali.
L’Ars condanna a morte 27 riserve naturali. Dichiarato inammissibile un emendamento M5S che avrebbe consentito alle Saline di Trapani, di Lampedusa, Isola Bella, Monte Pellegrino e 23 altre riserve naturali convenzionate con l’assessorato Territorio ed Ambiente di poter continuare a sopravvivere. Il fondo attualmente a loro disposizione è stato infatti ridotto del 51 per cento, rispetto a loro fabbisogno e di oltre il 60 per cento alla dotazione del 2015. L’emendamento dei 5stelle mirava a reintegrarlo. Assieme alla sopravvivenza della riserve naturali è a rischio anche il posto di lavoro delle 90 persone che si occupano del loro funzionamento.
Niente tetto a dipendenti degli enti controllati dalla Regione. Salta il tetto per i dipendenti e i dirigenti degli enti sottoposti a controllo e vigilanza della Regione, delle società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione. E questo grazie al Pd e alla maggioranza (e probabilmente a qualcuno delle finta opposizione) che hanno soppresso l’ intero articolo 72, dopo che un emendamento del M5S era riuscito ad correggerlo pesantemente, dando una consistente sforbiciata agli emolumenti di questi soggetti con l’imposizione di un tetto massimo di 79 mila e 200 euro (quanto un deputato). La bocciatura dell’articolo ha fatto saltare completamente il tetto degli emolumenti che torna a 240 mila euro lordi annui.
“No” pure al tetto lordo dei dirigenti regionali. Il M5S aveva provato pure ad abbassare il tetto reale degli stipendi delle fasce dirigenziali della Regione ancorandolo al computo al lordo. In assenza di questa specificazione, infatti, il limite indicato potrebbe essere applicato alla parte netta della retribuzione, permettendo così di sforare i 160 mila euro attualmente previsti.
Bocciato taglio anticipato ai consigli comunali. Niente taglio anticipato ad indennità dei sindaci e ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali. L’aula ha bocciato (43 voti contro 21 voti a favore) un emendamento del M5S che avrebbe fatto scattare subito le forbici nei consigli e non al loro rinnovo, come previsto dalla legge varata dall’Ars il 26 giugno scorso. Il “Sì”avrebbe consentito un risparmio di 38 milioni di euro.