La parlamentare Cinquestelle Claudia La Rocca invia una richiesta di accesso agli atti ad Arta e Genio civile, un’interpellanza e una nota all’assessorato Ambiente e territorio: “la struttura è lì da 30 anni, siamo pronti a presentare l’esposto”.
Il centro di soccorso a mare di Sferracavallo vive in uno stato di degrado assoluto da circa 30 anni. Negli anni sono seguite denunce mediatiche, interrogazioni parlamentari, audizioni e tavoli tecnici; l’ultimo di questi incontri proprio quattro mesi fa, quando le autorità competenti presero l’impegno di abbattere una volta per tutte l’ecomostro di Sferracavallo. “Ma nonostante le promesse, lo scempio si trova ancora lì, affacciato su uno splendido mare in tutta la sua mostruosità”, lo denuncia ancora una volta la deputata del Movimento 5 Stelle all’Ars Claudia La Rocca che chiede a gran voce l’intervento urgente delle stesse autorità affinché si tenga fede agli impegni presi lo scorso gennaio durante il tavolo di confronto fra le parti coinvolte, e di procedere in tempi urgenti all’abbattimento.
La parlamentare Cinquestelle invia adesso una richiesta di accesso agli atti ad Arta e Genio civile, un’interpellanza e una nota all’assessorato Ambiente e territorio: “l’ecomostro di Sferracavallo è l’emblema delle storie insensate che fanno parte della nostra isola, sono passati ben 30 anni e quella struttura oscena per il paesaggio e pericolosa per la sicurezza dei cittadini è ancora in piedi. Non capisco quali siano gli interessi nel mantenerla, non comprendo l’assoluta inerzia, chiedo chiarezza e soprattutto che le volontà dei cittadini di Sferracavallo vengano rispettate”. E conclude: “se non dovessimo avere risposte celeri, siamo pronti a presentare anche un esposto alla Procura”.