I deputati 5stelle Ciaccio e Zito hanno inviato la richiesta di convocazione del segretario generale della Regione al presidente Musumeci. “I fatti raccontati dalla testata meritano quantomeno un’indagine conoscitiva”.
“Le notizie riportate oggi dal Fatto Quotidiano che riguardano il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso, sono gravissime e meritano un celere approfondimento, per questo abbiamo chiesto la sua convocazione in commissione antimafia”.
I deputati 5stelle Ciaccio e Zito, componenti della commissione antimafia dell’Ars, hanno già inviato la richiesta di convocazione dell’alto burocrate al presidente della commissione Musumeci.
“I fatti raccontati – dicono – sono gravissimi, l’apertura di una indagine conoscitiva é quantomeno doverosa”,
L’articolo cui si riferiscono i parlamentari è quello a firma di Giuseppe Lo Bianco, pubblicato a pagina 16 dalla testata diretta da Marco Travaglio, dal titolo “Messina Denaro e il telefono imprendibile da 4000 euro”. Il “pezzo” riporta le dichiarazioni dell’architetto Giuseppe Tuzzolino, definito “cerniera tra mafia, politica e massoneria”, arrestato nel 2013 e in seguito divenuto collaboratore delle Procure siciliane.
“Le ultime rivelazioni di Tuzzolino – recita l’articolo – sono nei verbali depositati nel processo d’appello all’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, condannato a sei anni e otto mesi per mafia. L’architetto sottoposto al programma di protezione svela l’esistenza di una loggia massonica segreta a Castelvetrano che incassa una tangente del 5 per cento per ogni appalto del fotovoltaico, chiamata “il Tronco della vedova” e che, sostiene Tuzzolino, finisce nelle tasche di una fedelissima di Crocetta, la potente segretaria generale della presidenza della Regione, Patrizia Monterosso…”
Più avanti nel pezzo altri dettagli, parla Tuzzolino.
“Patrizia Monterosso era una nostra sorella in massoneria e si occupava degli interessi della Loggia La Sicilia. Si è occupata di far comunicare la massoneria di Trapani con Raffaele Lombardo, ad esempio, nell’interesse della società Vento Divino, di Nicastri, poi sequestrata. La Monterosso faceva parte della Loggia di Castelvetrano, poiché era la più vicina al presidente…”
“A prescindere dagli ultimi fatti – afferma Ciaccio – ricordiamo a Crocetta che la presenza della Monterosso ai vertici della burocrazia regionale è assolutamente inopportuna: va rimossa. La pesantissima condanna definitiva della Corte dei conti ai suoi danni per la questione degli extrabudget alla Formazione e un macigno, non certo una multa”.
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