Le deputata 5stelle La Rocca.“Il dottor Del Bosco stava lavorando ad una transazione con Zamparini che stava per bloccare una citazione in giudizio per danni. Se arriverà ci rivolgeremo alla Corte dei conti. Intanto chiederemo spiegazioni dell’avvicendamento all’assessore Micciché in commissione Bilancio”. Il capogruppo Foti: “Gestione delle Ipab fallimentare ovunque. Non c’è la volontà politica di trattare questa materia”.
Potrebbe costare carissimo alI’ Ipab Principe di Palagonia e conte Ventimiglia di Palermo il ventilato avvicendamento del commissario Del Bosco. La rotazione al vertice dell’Ente, che oggi ha scatenato le proteste dei suoi dipendenti (senza stipendi da agosto), potrebbe infatti portare all’Ipab il velenoso effetto collaterale di un salatissima atto giudiziario da parte di Zamparini, che ha annunciato una citazione in giudizio di un miliardo e 200 milioni per i danni relativi ad una disputa sui terreni venduti dall’Ente e sui quali il patron del Palermo calcio ha edificato il centro commerciale Conca d’Oro.
“La citazione – racconta la deputata 5stelle Claudia La Rocca – stava per essere bloccata da una transazione portata avanti da tempo dal commissario in via di siluramento. Ora tutto potrebbe essere vanificato, con il consequenziale via libera alla citazione milionaria che pagherebbe la collettività. Ci sembra un atteggiamento irresponsabile di cui però qualcuno potrebbe essere chiamato a rendere conto. Se la Regione dovesse trovarsi a pagare un danno di questo tipo non esiteremo a fare un esposto alla Corte di Conti”.
Intanto il Movimento annuncia la convocazione in commissione Bilancio all’Ars dell’assessore Gianluca Micciché, da cui dipende la nomina del commissario. “Ci deve spiegare – afferma La Rocca – perché questa volta la turnazione dei tre mesi per il commissario non possa avere una proroga, come avvenuto quasi sistematicamente in precedenza. I dipendenti dell’Ipab sono pronti a giurare sulla bontà dell’ operato di Del Bosco. Non vorremmo che questo avvicendamento fosse solo dettato da motivazioni politiche e non dal tentativo di tutelare gli interessi dell’Ente e del suo personale”.
“La verità – dice il capogruppo M5S Angela Foti – è che non c’è alcun interesse a risolvere la situazione delle Ipab in genere. All’Ars ci sono diversi disegni di legge in tal senso, uno a nostra firma, ma finora sono riamasti chiusi nei cassetti”.