La deputata Cinquestelle Claudia La Rocca: “Riscontrate numerose anomalie, la maggior parte delle manifestazioni si concentrano sul territorio Catanese mentre diversi eventi iscritti nell’elenco definitivo non risultano in quello delle domande pervenute”.
Chiede chiarimenti la deputata del Movimento 5 Stelle del Palermitano Claudia La Rocca, dopo aver consultato il “Calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico – anno 2016” finanziate dalla Regione. La parlamentare reputa anomalo, o quanto meno singolare, il rapporto numerico degli eventi per diverse province. Ma c’è di più, alcune delle manifestazioni previste nel calendario definitivo, non risultano nell’elenco delle domande pervenute.
“Numeri alla mano, – afferma La Rocca – su 164 manifestazioni totali (sportive, turistiche, sagre ed incontri, e così via), distribuite sull’intero territorio siciliano e finanziate dalla Regione, ben 63 si concentrano nel Catanese, di cui 4 solo a Pedara (comune di residenza dello stesso assessore regionale)”. “Andando avanti con l’elenco, – continua la parlamentare Cinquestelle – si evidenzia una strana sproporzione; ne viene fuori, infatti, che la provincia con il più alto numero di Comuni in Sicilia, stiamo parlando di Messina, ha in elenco appena 36 eventi; la provincia di Ragusa si ferma a 4 eventi; mentre la “fortunata” Palermo conta 20 eventi; e poi, 14 a Trapani, 9 nel Siracusano, 8 a Caltanissetta e 5 ad Agrigento. E, infine, sono soltanto 2 i “Grandi Eventi” a cui può ambire la “poco festaiola” provincia di Enna. “L’assessore faccia chiarezza, – conclude La Rocca – aspettiamo che ci vengano forniti tutti gli atti richiesti, nonché risposte coerenti ai nostri quesiti”.
In ultimo, la deputata resta in tema Turismo e denuncia il blocco del progetto Digital Tourism Ecosystem; portato avanti dagli uffici dello stesso assessorato, sotto la guida della Li Calzi, è adesso fermo in qualche cassetto. “Questo governo – denuncia La Rocca – ha cambiato in modo irresponsabile un numero imprecisato di assessori, rallentando o bloccando svariati progetti, vanificando il lavoro svolto dagli uffici. Sono andate perse così molte opportunità, sono finiti nel nulla progetti che potrebbero metterci al passo con i tempi. Il progetto in questione è per la Sicilia un’opportunità concreta di sviluppo culturale, imprenditoriale ed economico”.