Il deputato regionale del M5S inoltra una nota all’assessore Baccei presentando la sua proposta di soluzione della vertenza Terme. Chiesta anche un’audizione in Commissione Bilancio all’ARS.
E’ notizia di questi giorni l’autorizzazione e il finanziamento, da parte della Regione Siciliana, dei lavori di realizzazione dell’allaccio fognario, necessari per la riapertura dello stabilimento e del Grand Hotel delle Terme di Sciacca, nonché per l’emanazione dei mini-bandi relativi all’affidamento temporaneo della gestione di ambedue le strutture. Il deputato saccense Matteo Mangiacavallo non si accontenta e va oltre. Ha inoltrato quest’oggi, infatti, una nota all’assessore Baccei con la quale sottopone all’attenzione del governo regionale la proposta del M5S per risolvere la vertenza Terme. Chiesta anche un’audizione in Commissione Bilancio all’ARS per avere un riscontro immediato.
“Qualcuno, leggendo le mie dichiarazioni, dirà che ho scoperto l’acqua calda – dichiara Mangiacavallo – ma se la soluzione è così semplice, perché non prenderla in considerazione? Sappiamo che le Terme di Sciacca SpA si trovano attualmente in stato di liquidazione e che l’obiettivo finale che noi tutti ci siamo posti è quello di ricongiungere l’intero patrimonio alla Regione Siciliana. Affinché ciò avvenga, la Terme di Sciacca SpA dovrà rinunciare agli anni residuali di usufrutto (dei beni di proprietà della Regione Siciliana), che sono quasi venti. Per procedere in tal senso, si attende dapprima la vendita dei beni di proprietà delle Terme di Sciacca SpA per soddisfare in primis i creditori terzi. Quindi, riepilogando, prima si vende, poi si restituisce l’usufrutto e si procede alla chiusura della procedura di liquidazione. Nel frattempo si fanno i mini-bandi”.
“Noi sosteniamo invece – continua Mangiacavallo – di valutare la possibilità di procedere invertendo i passaggi. Perché la Terme di Sciacca SpA non restituisce subito l’usufrutto residuale, compensando così i debiti contratti con la Regione Siciliana, in attesa di vendere i beni di sua proprietà? In questo modo, non sarebbe il commissario liquidatore a dover fare i bandi (tra l’altro mini-bandi e per un periodo limitato di tempo), ma ad emetterli potrebbe essere direttamente la Regione Siciliana procedendo con una manifestazione di evidenza pubblica per l’affidamento trentennale della gestione dei beni termali”.
“Qualcuno dirà che ciò non è possibile – conclude Mangiacavallo – perché ci sono i creditori che incalzano. Ma sappiamo benissimo che l’usufrutto, anche se parte del capitale e garanzia per i debitori, non rappresenta liquidità utile spendibile per soddisfare i creditori terzi ma potrebbe essere necessario e sufficiente per chiudere la partita coi debiti che riguardano la Regione Siciliana. Quest’ultima, essendo proprietaria, rimane comunque garante della quota residuale debitoria. La parte del capitale, quella di proprietà delle Terme di Sciacca SpA, sarebbe congrua infine a chiudere i conti coi debitori terzi, Comune di Sciacca, Girgenti Acque, Enel e altri fornitori”.
Con la nota inoltrata all’assessore Baccei, si ipotizza anche un diverso scenario per il futuro: la Terme di Sciacca SpA potrebbero concludere la vendita dell’ex Motel Agip al Comune di Sciacca, creditore ed interessato all’acquisto, la Regione Siciliana potrebbe essere autorizzata, con apposita norma, presentata dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’ARS, all’acquisto delle piscine Molinelli e il trasferimento, sempre con legge regionale, dei beni termali dalla Regione Siciliana al Comune di Sciacca. Non si tratta di sogni di un saccense ma di possibilità concrete che il deputato regionale sottopone al governatore Crocetta e al suo assessore al bilancio.