“Inquinamento e disastro ambientale del litorale di Marina di Acate”, la deputata del M5S all’Ars Vanessa Ferreri annuncia l’esposto contro ignoti che sarà depositato lunedì mattina in Procura. “Distese di teloni di plastica e tubature di irrigazione abbandonati, cumuli di immondizia, tra cui flaconi di fitofarmaci, proprio tra le dune, a pochi passi dal mare”, sono queste le gravissime criticità emerse dai recenti sopralluoghi effettuati da cittadini e consiglieri comunali del M5S e che adesso vengono denunciati dalla parlamentare Ferreri.
“I rifiuti che investono il litorale, – spiega la deputata – in particolar modo la foce del fiume Dirillo, non sono altro che gli scarti e i residui scaturenti dall’attività di coltivazione e produzione agricola che si svolge all’interno delle serre, situate inspiegabilmente a pochissimi metri sia dalla foce del fiume che dal mare”. “Questo tipo di attività agricola – aggiunge Ferreri – ha prodotto e continua a produrre presumibilmente il disastro ecologico nella zona balneare altamente frequentata nella stagione estiva e con un potenziale di attrazione turistica non indifferente”.
La parlamentare Cinquestelle chiede, quindi, di disporre opportuni accertamenti, di adottare tutte le misure di prevenzione del caso e di individuare i possibili responsabili così da procedere nei loro confronti. L’esposto sarà trasmesso anche all’assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente e al Ministro dell’Ambiente, oltre alla Capitaneria di Porto e all’Arpa, così che sollecitino l’amministrazione e le autorità competenti comunali, alle quali tale scempio sembra non interessare, ad indagare i motivi per cui si è permesso che in questa zona si consumassero reati ambientali di tale portata; individuando in particolare le gravi omissioni di chi doveva vigilare sia sulla pulizia dei luoghi, sia sul rispetto delle normative che regolano le destinazioni agricole dei terreni e le concessioni/autorizzazioni dei permessi per costruire le serre. E quindi, Ferreri chiede l’immediata bonifica della spiaggia.
Oggi, grazie alla legge n.68 del 2015 sugli Ecoreati, fortemente voluta dal M5S, esistono gli strumenti normativi per contrastare e reprimere queste gravi situazioni, in particolare i reati di inquinamento e disastro ambientale previsti dai nuovi artt. 415 bis e quater del c.p., che puniscono non solo chiunque abusivamente causi una compromissione o un deterioramento significativi delle acque,dell’aria, del suolo o del sottosuolo di un ecosistema, della biodiversità, della flora o della fauna, ma anche chiunque provochi l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema o metta a rischio la pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione dell’inquinamento e dei suoi effetti lesivi, anche per il numero delle persone esposte a pericolo.