“Una data da segnare in rosso sul calendario di questo parlamento e della Sicilia tutta”.
Commenta in questo modo Giampiero Trizzino il “si” alla riforma sull’edilizia arrivato oggi a sala ‘d’Ercole, di cui è primo firmatario.
“Si tratta di un lavoro – dice Trizzino – che arriva finalmente al capolinea dopo tre anni di lavoro e dopo 15 anni di attesa. Per questo voglio ringraziare gli organi professionali che ci hanno lavorato, e tra questi la consulta degli architetti, che hanno consentito di raggiungere questo risultato, mettendosi a disposizione con grande abnegazione e spirito di sacrificio e prestando gratuitamente il proprio tempo ad un progetto che alla Sicilia manca da oltre tre lustri”.
I benefici che riforma permetterà di conseguire sono soprattutto sul versante della tutela del paesaggio e della semplificazione amministrativa.
“La legge – spiega Trizzino – consentirà una notevole riduzione delle pastoie burocratiche per le imprese, grazie all’informatizzazione del sistema attraverso moduli on line e sportelli telematici e porterà benefici anche alla salvaguardia del paesaggio, attraverso il riconoscimento di nuove fasce di rispetto (quali quelle della Rete Natura 2000) e grazie al recupero dell’esistente, al fine di non gravare sui terreni liberi”.
Trizzino e il M5S hanno espresso soddisfazione anche per lo scampato pericolo per la sanatoria nelle coste, disinnescato dalla dichiarazione di inammissibilità dell’emendamento Fazio.
“Sarebbe stato uno scempio – afferma Trizzino. Cosa che non non avremmo mai permesso. Se l’emendamento fosse passato eravamo pronti perfino a votare contro l’intera nostra legge”