La deputata Cinquestelle Gianina Ciancio dopo più di un anno e mezzo dalla prima richiesta di accesso agli atti alla Regione: “Subito l’albo dei terreni utilizzabili”
Nessuna notizia dell’albo “Banca della Terra di Sicilia”, istituito, a quanto pare solo in linea teorica, dalla legge 5/2014 all’art. 21. L’albo permetterebbe di valorizzare terreni incolti e abbandonati di proprietà pubblica o privata anche per scopi di valenza sociale, ma soprattutto per la creazione di occupazione in Sicilia. “Ad oggi, però, è possibile trovare soltanto la pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle Linee guida generali; nessuna informazione, invece, sul censimento dei terreni, nessuna sulla pubblicazione dell’albo e, tantomeno, sulle intenzioni dell’assessorato regionale preposto”. La denuncia parte dalla deputata del Movimento 5 Stelle Gianina Ciancio che dopo una prima richiesta di accesso agli atti indirizzata al dipartimento Agricoltura datata febbraio 2015, ha ricevuto solo una confusa risposta dagli uffici che confermano addirittura l’inesistenza dell’albo. Quest’ultimo dovrebbe comprendere terreni e immobili che sono nella disponibilità dell’Ente di sviluppo agricolo (Esa) e del demanio forestale, quelli di proprietà dell’assessorato dell’Agricoltura e degli enti sottoposti a tutela e vigilanza dello stesso, o anche terreni privati. “Questo governo – conclude Ciancio – continua a preoccuparsi più di proclami di varia natura in vista delle prossime elezioni che di strumenti come questo che potrebbero concretamente rafforzare le opportunità occupazionali e permettere uno sviluppo sano dell’Isola”.