La deputata M5S all’Ars Valentina Zafarana incalza l’assessore regionale Vermiglio: “Territorio messinese a grave rischio di speculazioni a causa di una sentenza del Tar. Una zona grigia intollerabile”
“Esiste una zona grigia, causata da una sentenza del Tar, nell’ambito della quale il territorio messinese sta rischiando gravi ripercussioni per la salute dei cittadini e per l’ambiente. E’ urgente che l’assessore regionale Vermiglio acceleri l’adozione e l’approvazione del piano paesaggistico dell’ambito 8 (Nebrodi) e l’approvazione definitiva dell’ambito 9 (Peloritani). La richiesta è quella della deputata regionale M5S Valentina Zafarana che torna ad incalzare l’assessorato ai Beni Culturali, dopo l’approvazione in commissione Cultura all’ARS della risoluzione targata Movimento Cinque Stelle che impegna il governo regionale a presentare ricorso al CGA avverso la sentenza del TAR che, di fatto, avrebbe aperto alla realizzazione della discarica in contrada Pace del Comune di Messina, creando un pericolosissimo precedente per tutto il territorio messinese.
“In sostanza – spiega la parlamentare messinese- il regime di adozione dei piani dovrebbe rendere inattaccabili le clausole di salvaguardia, ma con Piani non approvati definitivamente, rimane una vera e propria zona grigia a causa di vincoli la cui efficacia è interpretata differentemente dai vari tribunali amministrativi investiti della questione, lasciando via libera a impianti, ad esempio, di incenerimento, il cui iter di approvazione è già avviato. E’ dunque necessario che l’assessore si impegni concretamente affinché il territorio venga blindato attraverso l’approvazione definitiva dei Piani, senza ulteriori, incomprensibili, indugi”.
“Il TAR- conclude la deputata – si è espresso negli anni con sentenze contraddittorie fra loro, ma la giurisprudenza prevalente (sentenza TAR 2933/2014) va nella direzione opposta rispetto alla recente ordinanza relativa alla discarica di Pace. Un Governo regionale non può vivere alla giornata in balia di sentenze giudiziarie, abdicando, di fatto, al suo ruolo. Non permetteremo che vengano ancora una volta violentati territori preziosi della nostra provincia già fortemente provati da insediamenti industriali presenti ormai da decenni.”