Il deputato Trizzino interroga il presidente Crocetta e chiama in audizione all’Ars tutte le parti interessate. Nei giorni scorsi, è stata approvata in consiglio comunale a Enna una mozione dei consiglieri Cinquestelle Solfato e Amato.
“Cumuli e tetti di amianto invadono i locali dell’ex Fiera dell’agricoltura di Enna bassa, area di proprietà della Regione siciliana, a due passi da decine di palazzine e abitazioni private. Sono numerosissime le lastre di cemento amianto utilizzate per la copertura delle tettoie dei capannoni che adesso versavano in pessimo stato di conservazione”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino che chiama in audizione in IV commissione all’Ars tutte le parti interessate e presenta un atto ispettivo a Palazzo dei Normanni.
“Una vicenda nota da molti anni – continua Trizzino – ma per la quale non si è fatto nulla. L’amianto è ancora presente, lo stato di conservazione è peggiorato e la concentrazione rilasciata nell’ambiente circostante è aumentata”. Già nel 2011, infatti, l’Arpa prescriveva che, per evitare nel tempo che le fessurazioni presenti potessero comportare un aumento di fibre rilasciate nell’ambiente, le onduline dovevano essere incapsulate o rimosse in sicurezza, mentre il cumulo di amianto presente doveva essere smaltito con urgenza. “E’ inammissibile – va avanti il deputato – che a distanza di 24 anni dalla messa al bando dell’amianto, si debba ancora attendere la bonifica di aree di proprietà della stessa Regione”.
Nei giorni scorsi, è stata approvata in consiglio comunale a Enna anche una mozione dei consiglieri Cinquestelle Solfato e Amato. I portavoce ennesi chiedono all’Amministrazione di attivarsi il prima possibile per lo smaltimento dell’amianto per le aree di propria competenza, magari utilizzando i progetti già nella disponibilità del Comune, e ad adottare i provvedimenti opportuni affinché la Regione Siciliana e gli uffici competenti si adoperino per l’immediato smaltimento dei materiali contenenti amianto presenti presso l’ex Fiera dell’agricoltura di Enna bassa e per la bonifica del sito. “Se la Regione non provvederà in maniera tempestiva, faremo le barricate in aula – afferma Solfato – fino a quando non verranno stanziate le somme in bilancio, perché queste opere, che riguardano l’ambiente e il diritto alla salute dei cittadini, hanno la priorità su tutto il resto”.