Il deputato regionale Ars Salvatore Siragusa: “La rimodulazione costringe i piccoli centri a chiudere e penalizza i pazienti. Gucciardi ascolti le categorie coinvolte”.
“Non bastano i decreti che di fatto cancellano i laboratori di piccola e media dimensione emanati dall’assessore alla sanità Gucciardi, adesso la Regione Siciliana decide di infliggere il colpo di grazia nei confronti della categoria con la riscossione coatta (trattenute dai pagamenti delle prestazioni mensili) della differenza scaturita dalla modifica del tariffario applicandone uno diverso da quello inserito nel contratto di servizio per il periodo 2008\2013, somme che non appena trattenute, rischiano di causare il fallimento di parecchie strutture”.
A dichiararlo è il Deputato Regionale del Movimento 5 Stelle Salvatore Siragusa, che ha accolto la richiesta di audizione urgente dei principali rappresentanti della categoria.
“Il disegno di Gucciardi – spiega Siragusa – avvantaggia solamente le multinazionali che già da tempo hanno puntato al mercato italiano, abbassando il valore di acquisto dei laboratori piccoli ed in forte crisi. A pagarne le spese come sempre sarà il cittadino e mi riferisco soprattutto agli abitanti dei piccoli centri abitati che saranno costretti a recarsi, anche per delle semplici analisi di routine, nella città più vicina”. Oltre il danno anche la beffa, considerando le difficili condizioni della viabilità siciliana. Anche per tale ragione, il deputato Ars rilancia a livello istituzionale il grido d’allarme delle sigle C.I.T.D.S., Federbiologi e Laisan Cosa che chiedono da tempo di incontrare l’assessore Gucciardi. “Tali accorpamenti – conclude Siragusa – così come decretati dalla Regione Siciliana, vanno in conflitto con le direttive nazionali anche per via della riscossione coatta, considerata illegittima anche da alcune sentenze del TAR, seppur non definitive”