M5S: “Nomine di Crocetta da campagna elettorale e anche illegittime. È inammissibile. In preparazione ddl sullo spoils system: una legge che impedisca ai governi di imporre nomine di amici e persone vicine per blindare posti chiave per anni”.
Il M5S corre ai ripari per disinnescare le ultime mine disseminate da Crocetta lungo la strada verso palazzo d’Orleans. E lo fa preparando un disegno di legge che impedisca ai governi in carica, a fine legislatura, di fare nomine che non possano essere annullate dalla successiva amministrazione regionale.
“E’ assurdo – dicono i deputati del M5S – che chi vince un’elezione non possa nominare figure chiave e si debba ritrovare fra i piedi nominati di partito nei posti fondamentali, per giunta blindati per anni, senza potere provvedere a sostituirli . È una grossa anomalia che va corretta, nel resto del Paese c’è questa possibilità, si chiama Spoils System ed è ora che si applichi anche in Sicilia”.
Il riferimento dei parlamentari è all’ultima raffica di nomine sfornata da Crocetta, che ha dispensato a piene mani incarichi, anche di prestigio, a tutti i suoi fedelissimi.
“E non è escluso – affermano – che alcune di queste nomine siano illegittime. In particolare stiamo analizzando quella di Sami Ben Abdelali, nei cui confronti parecchie cose non tornano. Vorremmo infatti capire se per i titoli conseguiti in Tunisia dall’uomo buono per tutte le poltrone sia stato emanato il decreto di equipollenza. Inoltre non basta averlo messo a collaborare alla presidenza della Regione per farlo considerare un interno all’amministrazione regionale: Sami Ben Abdelali era e resta un esterno, e in base alla recente legge del nostro Salvatore Siragusa, le nomine degli esterni devono prima passare al vaglio della Prima Commissione dell’Ars. Cosa che non è avvenuta”.
Da qui l’azione del M5S, che si riserva di inviare le carte all’Anac.
“È quantomeno singolare – conlcudono i deputati – che un’amministrazione come quella Crocetta, che si è contraddistinta per l’abbondanza dei commissariamenti, spesso e volentieri inopportuni, faccia delle nomine quando era proprio in questo caso che avrebbe dovuto ricorrere a dei commissari”.