Gli attivisti di Sant’Angelo di Brolo hanno proposto al comune di risparmiare energia elettrica per il sollevamento idrico dal pozzo a valle sito in c/daPiano Croce.
L’intento consiste nel produrre un’alternativa che dia la possibilità ai cittadini, innanzitutto di risparmiare, ma anche di redere più efficente i disagi dovuti ai frequenti guasti alla condotta forzata. Con questa proposta si vuole evidenziare l’importanza di attingere alle risorse idriche site a monte dei serbatoi esistenti, che tramite la forza di gravità trasportano le acque senza la necessità di costosi impianti di sollevamento.
Oggi più del 50% del territorio viene servito dall’acqua sollevata dal pozzo a valle sito in c/da Piano Croce che comporta una spesa annua di circa 145.000 euro, poichè tramite condotta forzata alimenta il serbatoio principale sito in c/da Fonte, da qui tramite impianto di sollevamento viene alimentato il serbatoio sito in c/da Santa Domenica (alta). Sfruttando il principio dei vasi comunicanti viene alimentato il serbatoio sito in località Rocche (in parte alimentato dalla sorgiva denominata San Filippo), che distribuisce l’acqua nelle contrade Contura, San Simone, Mannarà ecc. Il serbatoio sito in c/da Fonte, oltre a fornire acqua al centro urbano e Santa Domenica (alta), alimenta anche il serbatoio sito in località Ponte Santa; tramite impianto di sollevamento viene alimentato il serbatoio in c/da Cavallo Pastòrio (alto) ed a sua volta, per caduta, alimenta tutti i serbatoi presenti nel versante Ovest del territorio di Sant’Angelo di Brolo.
Il Comune di Sant’Angelo di Brolo potrebbe migliorare le sorgive comunali a monte esistenti con opere di viabilità, che consentano l’accesso ai mezzi d’opera di effettuare lavori per aumentare la portata e per sostituire la rete di distribuzione obsoleta. Tenendo conto che il territorio è ricco di corsi d’acqua, il Comune potrebbe avviare un censimento ed una ricerca di nuove sorgive, distinguendo quelle potabili da quelle non potabili. Potenziando e migliorando le sorgive a monte esistenti e rintracciando le sorgive migliori a monte, si potrebbero eliminare i costi dell’impianto di sollevamento di Piano Croce che potrebbe essere impiegato solo per casi di emergenza. Ciò comporterebbe un importante risparmio economico di energia elettrica, che il Comune di Sant’Angelo di Brolo potrebbe reinvestire per la ricerca di nuove sorgive e per la manutenzione ed il potenziamento delle stesse.
Gli attivisti di Sant’Angelo di Brolo suggeriscono ai Meetup del comprensorio nebroideo, che dovessero riscontrare la medesima problematica nel Comune d’appartenenza, a prendere spunto dalla proposta, consigliando ai comuni ad avviare un censimento delle sorgive per la ricerca di nuove fonti da cui attingere, in modo che i cittadini residenti possano usufruire di acqua di qualità migliore ad un costo ridotto.
Sant’Angelo di Brolo, 15 marzo 2017
Gli attivisti
Vincenzo Tomeo
Carlo Alberto Munafò
Vincenzo Tomeo
Carlo Alberto Munafò