“Rete ospedaliera, nuova fumata nera. E intanto regna il caos nella sanità siciliana e le assunzioni e i concorsi restano al palo. Ora basta, Gucciardi vada a casa”.
Il M5S all’Ars non ha digerito l’ennesimo, e per nulla sorprendente, rinvio del varo della rete ospedaliera, atteso ormai da tempo immemore.
“Dal 31 marzo, data promessa in commissione Salute all’Ars – afferma il deputato Francesco Cappello – tutto slitta ora all’11 aprile, quando, pare, che il ministero esaminerà la tanto agognata rete. Visti i precedenti è quasi impossibile crederci. Nel frattempo il campo dei presidi ospedalieri intermedi, i cosiddetti spoke, cresce a vista d’occhio. Dai 17 della prima formulazione si è passati a 18 nella seconda, mentre da qualche giorno si è giunti a 19 con l’ospedale di Modica. Più spoke per tutti pare essere il motto di questo governo, che a parole accontenta tutti, ma nei fatti si riduce ai soliti vuoti annunci”.
“Si allontanano sempre di più, intanto – prosegue Cappello – le attese assunzioni, in un regime di sotto organico nel pianeta sanità che mette in ginocchio quotidianamente il meritorio sacrificio di medici ed infermieri. I manager sono sempre più lontani dagli obiettivi delle aziende, ma sono sempre più vicini ad immeritati premi obiettivi. E grazie a questa endemica e conclamata inettitudine cresce l’emorragia verso il Nord di medici, infermieri e pazienti. E tutto questo a fronte di più di nove miliardi di spesa sanitaria. Forse è tempo che questo assessore levi le tende e torni a fare l’impiegato della sua Asp di appartenenza. Poi non lamentiamoci se Giletti ogni domenica massacra la Sicilia”.