Il candidato alla presidenza Giancarlo Cancelleri: “Il governo regionale e quello nazionale hanno tagliato fondi alle province gettandole nel caos, un caos targato PD. Oggi Partito Democratico con Forza Italia e gli altri partiti anziché rispondere ai cittadini con i servizi, rispondono con le poltrone”.
Palermo 10 agosto 2017 – “I governi regionale e nazionale hanno tagliato i fondi alle province, gettandole nel caos. I mancati pagamenti degli stipendi dei dipendenti, il taglio dei servizi ai cittadini quali la manutenzione delle strade, la manutenzione delle scuole e il trasporto pubblico agli alunni disabili hanno generato l’incredibile impasse di questi anni. Un caos targato Partito Democratico. Oggi poi il Partito Democratico insieme a Forza Italia e agli altri partiti politici, cosa fanno di fronte alla richiesta di aiuto dei cittadini che chiedono servizi dalla provincia? Invece di dare soldi all’ente, rispondono con le poltrone”. A dichiararlo è il candidato presidente della Regione per il Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri al termine della seduta d’aula in Assemblea Regionale Siciliana in cui è stata votata favorevolmente l’elezione diretta di consiglieri e presidenti. “In questi 5 anni – sottolineano Cancelleri e Salvatore Siragusa – innanzitutto sono state prosciugate dalle risorse dal governo centrale, dato che grazie alla compartecipazione al debito pubblico con il lauto prelievo forzoso, abbiamo spogliato di risorse dipendenti e servizi. La soluzione era immettere liquidità negli enti intermedi non rimetterci poltrone, che altro non sono se non prebende della politica. In questi 5 anni abbiamo tra l’altro totalmente svenduto la nostra autonomia al governo centrale e alle logiche dei partiti. Non capiamo come possano adesso pensarci presidenti e consiglieri a risolvere i problemi. Probabilmente con i loro grassi stipendi, compreranno dei mantelli da supereroi per riparare strade e scuole. La politica ha la necessità di accontentare i portatori di voti e la pletora di personaggi che ruota attorno ad essi da coinvolgere per la campagna delle regionali. Quale migliore voto di scambio – concludono Siragusa e Cancelleri – se non garantirgli la possibilità di una poltroncina alla provincia?”.