Dalla manutenzione straordinaria di dighe e invasi al ripristino delle condotte idriche. I deputati M5S: “Accogliamo con favore la disponibilità del Governo, ma Musumeci mantenga gli impegni”.
OK a tre mozioni del Movimento 5 Stelle all’Ars che impegnano il governo Musumeci a interventi di manutenzione straordinaria delle dighe e delle reti idriche siciliane. Via libera infatti all’atto che impegna il governo a mettere in sicurezza la condotta di Fiumefreddo e Calatabiano nel Messinese, alla manutenzione delle dighe Disueri e Cimia nel Gelese e al ripristino della Diga Rosamarina e del “Nuovo Acquedotto di Scillato. Approvate inoltre la mozione di Fava, sottoscritta dai deputati M5S Trizzino e Mangiacavallo sulle nuove misure di gestione delle risorse idriche in Sicilia.
Fiumefreddo e Calatabiano (Me). “Quella condotta – spiega Zafarana – è costantemente in pericolo. Dalla primavera 2016, uno studio dell’AMAM, l’azienda Meridionale Acque Messina, certifica nero su bianco che la condotta ha ben 45 punti di vulnerabilità naturale, punti cioè contrassegnati da naturali rischi geologici del territorio che la condotta attraversa e ben 26 di questi sono dovuto al dissesto idrogeologico. La mozione approvata oggi – spiega Zafarana – impegna il governo alla messa in sicurezza del territorio su cui corre il tracciato dell’acquedotto Fiumefreddo con una serie di interventi di consolidamento che risulteranno fondamentali per scongiurare a lungo termine qualsiasi minaccia di crisi idrica che possa interessare il Comune di Messina. Vigileremo – conclude Zafarana – affinché il Governo mantenga gli impegni assunti con l’aula e i cittadini”.
Incassano la finalmente dovuta attenzione anche i cittadini della piana di Gela, cronicamente a secco per via della vetustà delle dighe Cimia e Disueri (Cl). “Se si fossero spesi i ventidue milioni di euro previsti per il consolidamento, la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza del patto per il Sud – spiega Di Paola – oggi la piana di Gela, le campagne, gli insediamenti agricoli e industriali e la cittadinanza, non subirebbero la sete. La politica degli ultimi 20 anni ha delle responsabilità gravissime – spiega Di Paola – perché i soldi per gli interventi c’erano e non sono mai stati spesi perchè gli invasi sono pieni di fango e detriti. Apprezziamo il positivo impegno del governo alla nostra mozione ed al grido d’aiuto dei gelesi, ma ovviamente, sebbene quella di oggi può essere una vittoria per noi e la cittadinanza, vigileremo affinchè dalle parole, Musumeci – conclude Di Paola – passi ai fatti”.
Diga Rosamarina di Caccamo (Pa). “Dal report realizzato da Ignazio Corrao e i deputati del M5S della commissione ambiente dell’ARS – sottolinea Siragusa – si evince che la Diga di Caccamo a fronte di 8 milioni e 640 mila euro stanziati da fondi per il “Patto per il Sud” non ha mai visto avviarsi i cantieri dei lavori di manutenzione. Assume connotati paradossali venire a conoscenza del fatto che a causa della cattiva amministrazione la capacità dell’invaso di Caccamo è stata ridotta del 40% per evitare disastri. Così può accadere che nel 2016 ci si possa permettere di sversare in mare circa 40 milioni di metri cubi di acqua diversamente utilizzabili. A completamento della situazione drammatica per i comuni che, come Bagheria, vengono serviti dal “Nuovo Acquedotto di Scillato” si aggiunge una perdita stimata nelle condutture per 100 milioni di metri cubi di acqua a causa di un intervento di by-pass definitivo delle condutture atteso e mai realizzato da Amap S.p.a. Vigileremo – conclude Siragusa – affinché Musumeci mantenga la parola”.