Il gruppo Cinquestelle: “Antonio Bevilacqua con il suo lavoro, evidentemente sta disturbano gli affari poco chiari di qualcuno. Vada avanti perché siamo tutti con lui”.
Il gruppo del Movimento 5 stelle all’Ars esprime vicinanza e solidarietà massima al sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua per l’attentato incendiario che nelle scorse ore ha colpito la casa dei suoi suoceri.
“Chiediamo alle istituzioni – sottolineano i deputati – di stare accanto ad un sindaco che evidentemente con il suo lavoro, sta disturbando gli affari poco chiari di qualcuno, tanto da ricevere questo tipo di intimidazioni. Il Movimento 5 Stelle Sicilia è al fianco del sindaco Antonio Bevilacqua e di tutti i cittadini perbene della comunità di Pietraperzia. Siamo tutti con lui – concludono – e lo incoraggiamo ad andare avanti”.
1 commento
Piena solidarietà al sindaco Bevilacqua e alla comunità pietrina.
Gli ultimi eventi accaduti nel comune di Pietraperzia mettono a nudo una realtà amaramente malata. La comunità è colpita da atti e gesti intimidatori di stampo mafioso che puntano al condizionamento di quel territorio per acquisire, in modo diretto o indiretto, il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici e finalizzati a realizzare profitti e vantaggi illeciti.
L’intimidazione, una condizione di assoggettamento e l’omertà che da esso ne deriva sono gli elementi su cui si sorregge la cultura mafiosa.
In questo quadro vanno iscritti il tentativo e la capacità di intimidire, non trascurando la possibilità che nuovi atti di violenza e di minaccia possano ancora registrarsi.
La ferocia e l’efficienza dimostrata da questi criminali, aprono una serie d’interrogativi: per conto di chi e per quali finalità queste vili azioni sono commesse? Quali sono le collusioni con il potere politico e le infiltrazioni dentro le istituzioni locali? A pochi giorni dalla consultazione elettorale, quale segnale si vuole dare o meglio si vuole ostacolare se non addirittura impedire il libero esercizio del voto?
In tali delittuosi episodi va ravvisato l’intento di ammonire la classe dirigente del Comune, instaurando un clima di terrore al loro interno. Quindi la comunità deve reagire, stringersi attorno al Primo cittadino e alle istituzioni per contrastare questa sfida nella legalità e nella piena e totale collaborazione con la giustizia che diventano gli unici strumenti di riscatto sociale per un territorio martoriato non solo dalla crisi.