Alcuni stipendi sfioreranno la soglia dei 300 mila euro. Schiaffo ai siciliani. Noi doneremo parte dei nostri compensi a progetti contro la povertà”.
“Semaforo verde per i tetti-fake per i dipendenti dell’Ars. I partiti, Pd e Forza Italia in testa, continuano a spacciare l’operazione per un grosso risparmio, la verità, come abbiamo denunciato nei giorni scorsi, è che grazie al giochetto di lasciare fuori dai tetti indennità e straordinari, le buste paga di alcuni dipendenti saranno ritoccate verso l’alto, arrivando a toccare cifre che oscillano intorno ai 300 mila euro l’anno”.
Il M5S all’Ars commenta in questo modo il via libera dei partiti all’operazione che per la collettività dovrebbe sancire la reintroduzione dei tetti per i dipendenti.
“Giocando sulle varie voci della busta paga e tenendo fuori dai tetti le varie indennità – spiega Giancarlo Cancelleri, componente dell’ufficio di presidenza – di fatto è stato aggirato il limite di 240 mila euro, portando alcune retribuzioni di figure apicali a sforarlo abbondantemente”.
“Con questa formulazione – afferma Cancelleri – si avrà un rincaro progressivo per le casse dell’Assemblea che nel 2020 arriverà a circa mezzo milione di euro. Mantenere i veri tetti sarebbe stato un atto quasi doveroso per rispetto dei tantissimi siciliani in difficoltà”.
“Non non ci stiamo – conclude Cancelleri – e continueremo ad andare contro corrente rispetto a chi, dentro al Palazzo, continua a lavorare per garantirsi vecchi privilegi. Per questo destineremo una parte dei nostri stipendi a chi lavora per portare avanti progetti contro la povertà”.