La deputata regionale Elena Pagana: “La questione non può essere presa sottogamba. Chiediamo anche l’attivazione di una commissione d’Inchiesta sulla gestione da parte di Sicilacque”.
“Sebbene l’Asp abbia rassicurato la collettività affermando l’inesistenza del problema della presenza di alluminio negli invasi idrici in provincia di Enna, ho appena predisposto richiesta di accesso agli atti a Siciliacque S.p.A, Asp di Enna, Consorzio Ato idrico n.5 di Enna e AcquaEnna SCPA. La questione non può e non deve essere presa sottogamba, non si può scherzare con la salute dei cittadini”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Elena Pagana intervenuta con una serie di richieste di accesso agli atti agli Enti coinvolti nella vicenda alluminio nell’acqua delle condotte dell’Ennese.
“La gestione del servizio idrico in Sicilia – spiega Elena Pagana – ha dei costi esorbitanti per i cittadini che si trovano spesso ad avere in cambio un servizio scadente e talvolta, come in questo caso, pericoloso per la salute. Oltre gli atti ispettivi che sto depositando in queste ore, ho intenzione di chiedere al Governo – conclude Elena Pagana – una commissione di inchiesta sulla gestione dell’acqua da parte di Sicilacque”.