“Il presidente della Regione Nello Musumeci valuti le condizioni di ineleggibilità che coinvolgono il sindaco di Casteltermini Gioacchino Nicastro e adotti le dovute determinazioni. Il signor Nicastro infatti alla data della sua candidatura e successiva proclamazione a sindaco era amministratore delegato di una cooperativa sociale che gestisce una residenza sanitaria assistita a Casteltermini (Ag), autorizzata e convenzionata con l’ASP di Agrigento, in palese violazione quindi con le norme sull’ineleggibilità”.
A rilanciare la questione è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo che facendo seguito all’atto di contestazione al voto da parte delle opposizioni in consiglio comunale a Casteltermini, ha depositato in queste ore una interpellanza che impegna il governo Musumeci a valutare con attenzione il “caso Nicastro”.
“I cittadini di Casteltermini – spiega Mangiacavallo – si trovano ad essere amministrati da un sindaco sulla cui elezione pendono condizioni di ineleggibilità perché all’atto della presentazione della sua candidatura, era amministratore delegato della cooperativa sociale Giomatrix e percepiva un compenso netto annuo di 160 mila euro. Il tribunale di Agrigento però ha respinto il ricorso ma nel frattempo il comitato trasversale di elettori castelterminesi, ha portato il caso in appello, la cui seduta sarà tra pochi giorni. Mentre la giustizia segue la sua strada – conclude Mangiacavallo – sarebbe auspicabile che il presidente Musumeci valuti seriamente la vicenda da un punto di vista politico e amministrativo”.