Cancelleri: “Per come il documento è stato presentato in commissione Bilancio non abbiamo altra scelta”. Zafarana: “Due diligence non più rinviabile, disavanzo da 400 mln euro nel 2018 e tagli a sanità da 500 mln non supportati”
“Dall’istantanea scattata dalla Corte dei Conti, che ha pesantemente bacchettato il governo regionale, viene fuori un dato incontrovertibile: non è più rinviabile l’attuazione dello Statuto siciliano. Musumeci e Armao si diano una mossa e procedano a rinegoziare gli accordi tra Stato e Regione”.
Lo dice la capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana, al termine dell’audizione in commissione Bilancio, con il presidente delle sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti Maurizio Graffeo, sul Documento economico di finanza regionale (Defr) 2018-2020. “I magistrati contabili – aggiunge – al governo fanno dei rilievi precisi: dal disavanzo da 400 milioni di euro nel 2018 nei conti della Regione, al ‘fantomatico’ taglio della spesa sanitaria di 500 milioni di euro, senza però indicare in cosa consista, all’assenza di controlli sulle partecipate, fino alle spese sul personale regionale di ruolo, che nonostante i tagli operati nel quinquennio 2012 al 2015 pari al 15%, rappresenta più del 23% dell’ammontare complessivo del personale di tutte le regioni italiane”.
“Alla luce del giudizio tranchant sul Defr riteniamo non più rinviabile l’istituzione di una due diligence sui conti della Sicilia e invitiamo il Governo a istituire un collegio dei revisori con il ruolo di controllo sulla finanza pubblica, società partecipate e enti collegati”.
“Così come presentato in Commissione bilancio – afferma Giancarlo Cancelleri – il DEFR non è sostenibile, troppe ombre e poca visione di sviluppo per la nostra terra, per questo motivo il M5S voterà contro questo documento.”