Sunseri, riconoscimento sulla carta, presentata richiesta di audizione all’Ars
Di Paola, a Gela operai protestano da 15 giorni, 24 Comuni in ginocchio, somme mai sbloccate
Il M5S, con una richiesta di audizione in commissione Bilancio dell’Ars presentata dal deputato Luigi Sunseri, chiede al governo regionale e agli assessori al Bilancio e Attività produttive Gaetano Armao e Mimmo Turano di riferire sulle aree di crisi complessa di Gela e Termini Imerese.
“Siamo fortemente preoccupati per la crisi economica e occupazionale che in queste due aree industriali della Sicilia si trascina da anni. A Termini Imerese il progetto di rilancio dell’automotive è rimasto al palo, a Gela, il riconoscimento dell’area di crisi complessa, invece, lettera morta. Da giorni i dipendenti delle aziende dell’indotto Eni, che si occupano dei lavori di costruzione della raffineria Green, protestano contro i licenziamenti, nell’indifferenza di certa politica. A Gela e Termini Imerese, ormai da quasi 15 anni si soffre sia in periodi di crisi, come quelle passate, che in periodi di ‘pseudo’ ripresa”.
“Il riconoscimento da parte del ministero dello Sviluppo economico di area di crisi industriale complessa per Gela – aggiunge il deputato regionale del M5S Nuccio Di Paola – risale al 2015, i 24 Comuni coinvolti sono in ginocchio, sono passati tre anni da allora e le risorse non sono state sbloccate”.
“Chiediamo al Governo – concludono i due parlamentari – visto che domani Musumeci ‘brinda’ ai primi 100 giorni dal suo insediamento, di venire in commissione a riferire su quanto fatto su questo fronte finora. Ci chiediamo cosa stiano facendo l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano e la collega al Lavoro Mariella Ippolito per gli operai dell’indotto della raffineria di Gela, che da 15 giorni protestano mentre chi governa in Sicilia li ignora, evidentemente perché è stato fin troppo impegnato in una campagna elettorale per le politiche che ha clamorosamente perso”.