I parlamentari del M5S Antonio De Luca e Alessio Villarosa vogliono vederci chiaro sulla gestione del Dipartimento di salute mentale dell’Asp di Messina e per questo hanno deciso di predisporre una richiesta di accesso agli atti per avere informazioni sulle comunità terapeutiche assistite (Cta) pubbliche e privati, operanti nella Provincia, e che si occupano di soggetti con patologie psichiche.
“Vogliamo capire – dicono il deputato nazionale del M5S Alessio Villarosa e il deputato regionale del M5S Antonio De Luca – per quali ragioni l’Azienda sanitaria ha deciso due anni fa di spostare la comunità terapeutica di Oliveri a Santa Domenica di Vittoria, chiudendo la prima per aprire una struttura ex novo in un comune montano difficile da raggiungere, quali motivazioni hanno indotto la medesima Asp, a pochi mesi dal voto per le regionali, a stipulare una convenzione triennale del valore di circa 1 milione 400 mila euro all’anno con soggetti privati per l’apertura di una nuova struttura nella città della Stretto e come mai questa convenzione non è stata finanziata con le risorse già assegnate all’Asp per le comunità terapeutiche assistite”.
“Vogliamo capire – proseguono – se l’Asp ha intenzione di rispondere ai bisogni emergenti di questa categoria di disagio con un’adeguata programmazione e con l’istituzione del Dipartimento di salute mentale integrato previsto dalla normativa vigente o delegare massicciamente le risorse ai privati”.
“Già nella scorsa legislatura – dicono ancora Villarosa e De Luca – il Movimento 5 stelle aveva chiesto l’applicazione del decreto regionale 27 aprile 2012, che introduce il piano stralcio per la Salute mentale, con il quale la Regione prevedeva, a partire dal medesimo anno, di dotarsi di strutture con standard elevati e pochi posti letto, capaci di offrire cure flessibili personalizzate ed efficaci risposte e stabili opportunità di lavoro”.
“Il Governo – concludono – decida da che parte stare, se dalla parte dei malati o delle case di cura private”.
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https://www.insanitas.it/sanita-siciliana-il-cimo-lancia-lallarme-numerosi-bandi-di-mobilita-sono-illegittimi/
«La mobilità volontaria nella pubblica amministrazione è regolamentata dall’art. 30 del Decreto Legislativo 165 del 2001, modificato dalla Legge 246/2005 che ha introdotto l’espressione “cessione del contratto di lavoro”, recependo i risultati dell’elaborazione giurisprudenziale succedutasi nel tempo che ha più volte sancito come il passaggio diretto per mobilità di un dipendente della PA da un ente all’altro, lasci immutate la posizione e le tutele del lavoratore (anzianità di servizio, qualifica, trattamento economico)».
Dal Cimo affermano: «Secondo l’orientamento della Cassazione, la mobilità non può e non deve essere considerata come “nuova assunzione” e pertanto il dipendente che presenta istanza di accesso al Bando non può essere sottoposto a una nuova procedura concorsuale già sostenuta presso l’amministrazione cedente e non deve sostenere nemmeno il periodo di prova, anche questo già assolto in precedenza».
Vedi bandi mobilità Ospedale Garibaldi Catania, asp Catania ,asp Palermo , Ospedale papardo Messina, Ospedale Reggio Calabria (espletato anni precedenti)
Verificare anche tra i procedimenti conclusi con graduatorie approvate dai rispettivi enti se sia i regolamenti che le modalità di espletamento adottate siano a norma di legge. Verificare se e perché compaiono sempre i medesimi nomi in graduatoria con strategia di avvicinamento alla sede agognata.