“Non ci stupirebbe se da qui a fine legislatura, sempre che il Governo Musumeci riesca a restare a galla nei prossimi anni, finissero in galera altri ‘impresentabili’, inseriti nella black list dei candidati alle scorse regionali. A cinque mesi dalle elezioni, la Procura di Termini Imerese ha notificato una misura cautelare a un altro ‘ras’ della politica siciliana: Salvino Caputo e al fratello Mario, e iscritto nel registro degli indagati l’assessore comunale alla Cultura di Termini Imerese e il presidente della commissione consiliare Bilancio, eletto nelle fila della maggioranza che sostiene il sindaco Francesco Giunta”. Lo dicono il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri e la consigliera comunale del M5S a Termini Imerese Maria Terranova, riferendosi all’indagine della Procura di Termini Imerese che ha condotto agli arresti domiciliari i fratelli Salvino e Mario Caputo con l’accusa di voto di scambio e nella quale risultano indagate 20 persone, tra cui l’assessore comunale alla Cultura di Termini Imerese e un consigliere comunale. “Ci rendiamo conto – proseguono – che questa vicenda sarebbe degna di una sceneggiatura da teatro dell’assurdo e che sarebbe quasi un paradosso, se un condannato in via definitiva invitasse un componente della sua giunta indagato e un esponente della maggioranza che lo sostiene in consiglio comunale, a fare un passo indietro e per questo le chiediamo noi. Si dimettano subito dalle cariche istituzionali ricoperte”. “Restiamo in attesa degli esiti procedimentali e processuali – concludono – e siamo certi che la magistratura farà luce sull’intera vicenda. C’è una questione morale che non può essere ignorata né sottaciuta e le istituzioni per tornare ad essere credibili devono riappropriarsi della propria dignità”.