“L’accusa è voto di scambio politico mafioso. Un altro dei candidati eletti nella coalizione di Musumeci è stato arrestato. A finire ai domiciliari questa volta è il deputato Pippo Gennuso che avevamo già inserito nella nostra lista degli impresentabili redatta alla vigilia delle elezioni per le regionali e che a settembre abbiamo consegnato all’allora presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi. Ma hanno detto che i tempi erano stretti per verificare le condizioni di candidabilità. Morale: i candidati alla Presidenza, avrebbero dovuto vigilare. Ma qualcuno non lo ha fatto”.
A dichiararlo sono i deputati del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana dopo l’arresto del deputato Pippo Gennuso eletto tra le fila dei popolari e autonomisti, al sostegno di Nello Musumeci. “Il reato contestato è gravissimo – spiegano i deputati – Gennuso è accusato di aver stretto accordi con un clan mafioso. Dalle intercettazioni, apprendiamo che avrebbe barattato soldi in cambio di voti. E’ chiaro, che con queste condizioni, la partita del voto delle regionali è stata palesemente falsata. I voti degli impresentabili hanno determinato la vittoria di Musumeci. Ora – concludono i deputati – prenda una posizione netta, o passerà alla storia come il presidente eletto dagli impresentabili”.