Disservizi, mezzi obsoleti, assenza di un piano industriale e diritti dei lavoratori ‘negati’. E’ quadro emerso nel corso di un incontro a Misterbianco (Ct) tra la deputata regionale del M5S Jose Marano e i lavoratori dell’AMT, la società partecipata che gestisce il servizio di trasporto pubblico a Catania e che occupa circa 700 dipendenti.
“Ho raccolto il grido d’allarme dei lavoratori – dice Marano – ne è emerso un quadro a tinte fosche, dove il rispetto del diritti dei lavoratori sembra una chimera. E’ intollerabile l’immobilismo dell’amministrazione a guida Pd con il sindaco Enzo Bianco, che da due anni aldilà delle promesse non è riuscita a rispettare gli impegni assunti, inclusa la sigla degli accordi di secondo livello, ossia non ha agevolato la contrattazione aziendale. L’ultimo accordo risale al 1998, AMT non ha un piano industriale, né un management capace di rilanciare la municipalizzata, ponendo obiettivi per l’efficientamento dell’azienda”.
“Si tratta di criticità – prosegue la deputata – riconducibili, fra l’altro, alla grave situazione finanziaria della società causate anche dalla mancata riscossione dei crediti che l’azienda vanta dal Comune. E’ davvero singolare che solo ora durante la campagna elettorale l’amministrazione comunale provi a metterci una pezza con soluzioni tampone, che non rilanciano la società né rendono efficiente il trasporto pubblico nella città di Catania”.