Il M5S ha fatto i calcoli in base all’ordinanza del presidente Musumeci che prevede il trasferimento fuori Regione, a spese dei Comuni, di una quota dei rifiuti prodotti nel caso in cui gli stessi non raggiungano il 35% di raccolta differenziata entro fine mese. Il deputato Trizzino: “Assurdo: la Regione non ha fatto gli impianti e ora scarica le colpe sui Comuni”.
Mega batosta in arrivo per i Comuni siciliani che entro fine mese non raggiungeranno il 35% di raccolta differenziata. Palermo, ad esempio, dovrebbe pagare circa 11 milioni nei prossimi sei mesi. Stangate sono previste, comunque, per quasi tutti i Comuni siciliani, considerato che pochissimi superano il 35% di differenziata come previsto da una recente ordinanza del presidente delle Regione.
I calcoli sono stati fatti dal M5S sulla base di quanto previsto dall’ordinanza di Musumeci dello scorso 8 marzo, che prevede il trasferimento fuori Regione, a spese dei Comuni, di una quota dei rifiuti prodotti nel caso in cui questi non raggiungano il 35% di raccolta differenziata entro la fine di questo mese.
“Una follia – afferma Trizzino – Musumeci scarica sui Comuni le inefficienze della Regione, che non ha costruito gli impianti di trattamento. Il presidente sapeva benissimo che in poco più di due mesi i Comuni non avrebbero mai potuto coprire un gap che dura da anni, specie senza avere a disposizione gli strumenti per farlo. Ciò significa metterli in ginocchio”.