Il deputato Ars Sunseri rilancia. Con Musumeci, la spesa non ha subito alcuna accelerazione. Segnale preoccupante.
“La presenza del sottosegretario ai trasporti Michele Dell’Orco ieri e del ministro per il sud Barbara Lezzi di oggi, sono la testimonianza della grande attenzione del Governo Conte per i temi del Mezzogiorno ma il presidente Musumeci sappia che adesso non ha un governo amico, ma un interlocutore credibile a Roma e una opposizione responsabile che propone e monitora”. A dichiararlo è il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giancarlo Cancelleri che commenta così il protocollo di cooperazione rafforzata che in sostanza costituisce un monitoraggio diretto del governo Conte sulla capacità di spesa dei fondi europei da parte della Regione Siciliana. “Il Ministro Lezzi – spiega Cancelleri – oggi ha assunto una responsabilità concreta e tutt’altro che formale, oggi in sostanza ci abbiamo messo la faccia con l’auspicio che la Regione Siciliana sia finalmente capace di rompere con gli schemi del passato che hanno portato la Sicilia ad avere il triste primato dell’1% di spesa certificata” conclude Cancelleri.
“Quella tra la Sicilia e Fondi Ue – spiega il deputato Luigi Sunseri – non esattamente una storia d’amore visto che in 20 anni la nostra regione ha praticamente bruciato oltre 12 miliardi di euro. Stiamo parlando di dodici miliardi e mezzo di occasioni sprecate, con il serio rischio di sprecarne altre 4 miliardi e mezzo. Sì perché la programmazione attualmente in vigore ha una dotazione di 4,5 miliardi fino al 2023, ma ad oggi la spesa è stata di appena lo 0,37 per cento dei finanziamenti da certificare entro l’anno, meno di 17 milioni. Un dato molto preoccupante, soprattutto tenendo conto che il 31 gennaio la percentuale era sostanzialmente identica, con un’accelerazione che dunque non arriva. Lo denunciamo da mesi, da quando si è insediato il governo Musumeci, la spesa certificata non ha subito alcuna accelerazione. Ebbene – conclude Sunseri – lavoriamo anche con il ministro Lezzi, per trovare soluzioni concrete che non ci facciano perdere altri treni importanti”.