“Stiamo preparando una proposta sul taglio dei vitalizi all’Ars analoga a quella della Camera. Ogni anno in Sicilia vengono spesi 17 milioni di euro per mantenere ex parlamentari, mentre i comuni cittadini per ottenere una pensione devono lavorare una vita. Micciché dice no al taglio dei vitalizi con una singolare posizione, sostiene ‘se mi togliete il vitalizio poi chi mi mantiene, Cancelleri?’ … Gianfranco ti aspettiamo. Dammi una mano a tagliare i vitalizi all’Ars e io e Elena non ti lasciamo per strada: aggiungiamo un posto a tavola anche per te, è una buona cuoca”. Così in un video su Fb, il vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri replica alle dichiarazioni del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché sul taglio dei vitalizi anche all’Assemblea regionale siciliana. “Ironia a parte – ha continuato Cancelleri -, la verità di fondo è che queste persone diventano la caricatura di loro stessi. Tagliare i vitalizi, come è stato detto, non è una vendetta politica. In Italia c’è una legge che si chiama Fornero, che impone a chi oggi ha quarant’anni di andare in pensione a 70”. “I vitalizi, che sono privilegi rubati alla dignità dei cittadini – ha aggiunto -, sono una vendetta nei confronti del buonsenso. Quindi vi dico cominciate a farvi sentire con manifestazioni di piazza, pacate e civili, email, lettere che devono chiedere ai rappresentanti del popolo di approvare questo nostro provvedimento che è un atto di equità sociale. Tagliare i vitalizi, ricalcolarli, significa riportare i politici nella stessa condizione dei cittadini, significa fare una scelta di giustizia sociale”.
“Ci sono casi di persone – ha aggiunto – che pur non avendo messo mai piede all’Ars oggi percepiscono il vitalizio semplicemente perché dopo anni, e a legislatura finita, hanno vinto un ricorso. E questo è un insulto ai cittadini e al Paese”. “Questa proposta già la prossima settimana la porteremo in consiglio di Presidenza, si opporranno in tutti i modi ma noi non arretreremo di un centimetro e se sarà necessario chiederemo ai cittadini di stringersi attorno alla nostra proposta e venire a manifestare con noi davanti l’Ars”. “Siamo consapevoli – ha concluso – che il taglio dei vitalizi non risolve, in un colpo solo, tutti i problemi del Paese ma è un segnale. E’ il primo segnale del cambiamento da dare ai cittadini; ridà dignità alla politica e alle Istituzioni. E per farlo servono i fatti, non dichiarazioni di intenti”.
1 commento
On Cancelleri
anche io e mia moglie lo abbiamo votato alle regionali siciliane e sono iscritto al movimento come Robona.
Vorrei segnalarle che per i pensionati che non arrivano all’ultima settimana del mese diventa ancora più difficile
arrivare al 2 o 3 del mese successivo senza aver ancora preso la pensione dato che le nuove regole introdotta dal ministro delle finanze del PDRenzi hanno spostato al primo giorno bancabile del mese la percezione della pensione stessa.
NESSUNO DEGLI ONOREVOLI A 5 STELLE SE LA SENTE DI CHIEDERE AL NUOVO MINISTRO DELLE FINANZE CHE PORTI LA PERCEZIONE DELLA PENSIONE AL PRIMO GIORNO DEL MESE, FESTIVO O NO, I BANCOMATI LI HANNO LE BANCHE E ANCHE LE POSTE, SIGNIFICA CHE IL PRIMO DEL MESE E’ DOMENICA TUTTI POSSONO RITIRARE PARTE DELLA PENSIONE O QUELLO CHE VOGLIONO, QUESTO E’ AIUTARE I CITTADINI NON LE FUGHE DI DI BATTISTA.
FIRMATO ROBONA