I deputati Ars: “Non si sbagli di nuovo la procedura. Il territorio sta pagando un prezzo altissimo”.
“Non vogliamo assolutamente compromettere la programmazione dei vettori per la stagione Summer 2019 dei due aeroporti Comiso e Birgi che tra l’altro si deve presentare entro settembre 2018, ma al contempo non possiamo essere superficiali. Non si deve rischiare che nella fretta si agisca con superficialità commettendo gli stessi errori fatti nel bando precedente provocando una nuova paralisi”.
A dichiararlo sono i deputati M5S all’Ars a margine dell’audizione dell’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo, in Quinta commissione, su incremento presenze turistiche nelle aree degli aeroporti di Birgi e Comiso. Presenti all’incontro ben 6 deputati M5S componenti della Commissione ovvero Loredana Schillaci, Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola e Giampiero Trizzino più le due portavoci M5S dei territori interessati ovvero Valentina Palmeri e Stefania Campo.
“Pur volendo accogliere tutte le soluzioni prospettateci dal governo – spiegano i deputati – per il nuovo appalto di servizi degli aeroporti minori, il progetto presentato da Airgest ci è sembrato carente, e troppo simile allo schema precedente; abbiamo esaminato il tutto meticolosamente, anche con l’aiuto di esperti, e abbiamo rivolto al Governo domande puntuali e precise, ma ci sono troppe ombre che potrebbero provocare nuovi ricorsi. Se il governo continua su questa linea, potrebbe provocare ancor di più il tracollo della già debole economia dei territori dove ci sono i nostri aeroporti minori. In ogni caso – sottolineano ancora i deputati – un bando che ancora una volta tentasse di finanziare con risorse pubbliche attività di marketing di interesse del vettore, con spese che sarebbero dunque di competenza dello stesso, potrebbe andare incontro a censure di ogni genere, sia perché sotto il profilo della legittimità dell’appalto sia perché può configurare un aiuto di Stato ‘mascherato’ di cui beneficia la compagnia aerea, perciò incompatibile con le regole sulla concorrenza”.
“Sappiamo tutti benissimo – continuano i portavoce Ars – che il TAR ha già bocciato il precedente appalto di servizi e Governo e maggioranza non sono riusciti a spiegare alla Commissione come saranno superate le censure precedenti, rischiando di incorrere negli stessi madornali errori. Abbiamo inoltre chiesto i pareri legali a supporto del nuovo bando, ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Per questo abbiamo assunto la decisione di astenerci. Bisogna fare le cose per bene. Il territorio non potrà reggere ulteriori ritardi e un secondo fallimento” – concludono.