Trizzino, il 19 luglio è stata siglata convenzione tra il Corpo forestale e un raggrupamento di imprese per servizio antincendio, su 6 velivoli solo 2 sono operativi
“Ancora una volta la Regione arriva tardi nella gestione degli incendi, mentre la Sicilia va a fuoco. Da marzo chiediamo al Governo Musumeci di mettere in campo le attività di prevenzione antincendio ma finora nessun ufficio è in grado di dirci se sono state fatte. Solo la scorsa settimana è stato siglato il contratto di servizio aereo antincendio tra il Corpo forestale della Regione e un raggruppamento di imprese che consente di utilizzare sei veivoli antincendio. È costato 2 milioni 300 mila euro, ma solo due aerei su sei ad oggi sono operativi: uno nelle base di Geraci, l’altro a Caltanissetta. Gli altri quattro arriveranno in Sicilia solo giovedì e nel frattempo l’Isola viene devastata dai roghi”. Lo dicono i deputati regionali del M5S e componenti della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, Nuccio Di Paola, Stefania Campo e Valentina Palmeri, che chiedono al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro di riferire in Aula sull’emergenza incendi nell’Isola.
“Uomini e mezzi sono insufficienti – aggiunge Trizzino -. La Regione ha delle responsabilità precise, mentre i vigili del fuoco rischiano la vita nello svolgimento del proprio lavoro e puntualmente vengono lasciati soli nel fronteggiare le emergenze. “Vogliamo sapere quante risorse – aggiunge – la Regione ha stanziato per le attività di manutenzione e prevenzione degli incendi, quando e se sono partiti gli interventi, se sono stati realizzati in tempi ragionevoli, per quali ragioni è stato siglato solo il 19 luglio il contratto di servizio aereo antincendio e perché su 6 mezzi previsti solo due sono operativi”. “Anche su questo fronte – conclude – registriamo l’assoluta incapacità di questa amministrazione regionale nella gestione degli incendi – conclude – mentre aziende e cittadini subiscono danni economici e il patrimonio boschivo della Sicilia ancora una volta viene devastato”.