“Svela un quadro inquietante l’inchiesta della procura di Messina, che coinvolge imprenditori, ex rappresentanti dei vertici delle partecipate del comune di Messina e l’ex presidente del consiglio comunale della città dello Stretto, accusata di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati contro la pubblica amministrazione”. Lo dicono i deputati regionali del M5S Valentina Zafarana e Antonio De Luca, i parlamentari nazionali e i consiglieri comunali del M5S a Messina. “Si tratta di un’indagine che ha diversi punti di contatto con altre già aperte dalla Procura e che rivela – aggiungono – intrecci e malaffare nella gestione della cosa pubblica”. C’è una questione morale da rimettere al centro dell’agenda politica – osservano – Il M5S lo ha già fatto e continua a farlo tutte le volte che accende i riflettori sulla piaga del voto di scambio e sulla necessità di non candidare impresentabili nelle liste o tutte le volte che, in Sicilia, ha fatto appello all’invio degli ispettori dell’Osce per vigilare sul corretto svolgimento delle consultazioni elettorali”. “Occorre lavorare – concludono – in questa direzione se vogliamo restituire credibilità e dignità alla politica e offrire una speranza di futuro ai nostri figli e ai giovani siciliani costretti a lasciare la propria terra alla ricerca di opportunità, basate sul merito, e di un lavoro stabile, come rivelano le recenti indagini dello Svimez, divulgate proprio ieri sullo spopolamento del Mezzogiorno”.