Cancelleri, Ciancio, Mangiacavallo e Pagana, chi ricopre un ruolo politico non può essere contemporaneamente componente di un consigli odi amministrazione di una partecipata regionale
“Maggioranza battuta in prima Commissione all’Ars sulle nomine dei componenti del Cda di Riscossione Sicilia, la partecipata regionale che si occupa della riscossione dei tributi nell’Isola. Con il voto contrario del M5S è stata bocciata la nomina di Massimo Giaconia e Gaetana Palermo come membri del Cda”. Lo dicono i deputati regionali del M5S e componenti della commissione Affari istituzionali dell’Ars Giancarlo Cancelleri, Gianina Ciancio, Matteo Mangiacavallo ed Elena Pagana. Il M5S punta il dito contro “i criteri seguiti dal Governo Musumeci e sulle proposte avanzate per la scelta dei componenti del Cda della partecipata regionale, che si occupa della riscossione dei tributi in Sicilia”.
“Nei giorni scorsi – dicono i deputati – abbiamo espresso perplessità sui profili individuati dal Governo per Riscossione Sicilia, perché riteniamo inopportuno che chi ricopre un incarico politico, di assessore o consigliere, all’interno di un organo politico, possa contemporaneamente rivestire il ruolo di componente del Cda di una società partecipata dalla Regione” . “Nelle scorse settimane – concludono -, nonostante le legittime e ripetute richieste delle opposizioni, il Governo è stato assente in Commissione, dimostrando una totale mancanza di sensibilità sul tema e rifiutandosi di illustrare la propria visione progettuale, ammesso che ci sia, e di rilancio della società”.
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